Gli attacchi decideranno probabilmente il big match tra Atalanta e Inter. Ma sarà importante la prova anche delle due difese che dovranno limitare i centravanti. Da una parte Hien, dall'altra Acerbi.


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Acerbi-Hien, sfida tra colossi. Atalanta-Inter, per loro è la prova del 9
"C’è stato un tempo in cui l’Inter pensava davvero di far diventare l’uno l’erede dell’altro: il rampante Isak Hien da piazzare lì dove c’era già Francesco Acerbi, ammaccato dagli anni. Allo svedese era bastato un solo campionato a Venezia per convincere i dirigenti nerazzurri, decisi a iniziare un (lento) processo di ringiovanimento della difesa. Magari quei due Marcantoni avrebbero passato una stagione insieme, prima dell’eventuale passaggio di consegne. Alla fine, non se ne fece niente: a Milano l’investimento del dopo-Istanbul fu diretto su un centrale di destra come Benji Pavard. Poi, a distanza di pochi mesi, anche a causa del mare di guai in cui sguazzava il club veronese, Hien sarebbe finito a fare le fortune della Dea", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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Hien spinge con coraggio la linea più su, nessuna paura in campo aperto. Davanti a lui, una coppia che spaventa l’Europa, il Thuram più ispirato da mesi e, soprattutto, Lautaro che ha in curriculum già sei reti in campionato alla Dea: la sfida passerà anche dalla capacità di Hien (e dei colleghi) di arginare eventuali mareggiate interiste. Del resto, il peso specifico dello svedese per la sua squadra è chiara dai numeri: l’Atalanta ha vinto il 58% delle gare con Hien, senza di lui dall’inizio la percentuale precipita al 36.
"Non bastassero solo gli 11 anni di più all’anagrafe, ma il 37enne Acerbi ha avuto anche più guai fisici rispetto al rivale. Se l’adduttore ballerino ha fatto perdere al difensore di Gasp giusto due partite prima del rientro nel banchetto dello Stadium, l’ex Lazio ha saltato quasi tre mesi per uno stiramento alla coscia. Dal rientro, il 10 febbraio contro la Fiorentina, l’interista ha giocato sempre dall’inizio, sia in A che in Champions (un po’ di riposo giusto in Coppa Italia contro la sua ex squadra). Si sarebbe risparmiato anche nel ritorno col Feyenoord, ma nel riscaldamento si è poi fatto male al ginocchio De Vrij, suo alter ego per tutta la stagione. L’olandese si è allenato a parte e non dovrebbe essere convocato per Bergamo. Per Acerbi, dunque, continua la spremitura e ora lo aspetta Retegui, punta centrale nel tridente terribile di Gasperini. Storicamente, non c’è niente che esalti il pupillo di Simone più che un corpo a corpo come quello che lo aspetta domani", analizza La Gazzetta dello Sport.
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