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Uno dei temi di mercato da affrontare in casa Inter riguarda i contratti di Francesco Acerbi e Stefan de Vrij: entrambi i difensori centrali nerazzurri sono in scadenza di contratto a giugno ma, nonostante l'età che avanza e qualche acciacco fisico, continuano ad offrire un rendimento di altissimo livello. Per questo motivo la dirigenza interista sta valutando il da farsi, in particolar modo per quanto riguarda l'ex Lazio, il cui accordo prevede una particolare clausola.
Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Forse non tutti sanno che Acerbi ha ancora un anno di contratto con l'Inter: licenza di andare avanti in nerazzurro fino al 2026, dunque. Ma c'è un "ma", ed è una clausola di uscita unilaterale che in viale della Liberazione hanno pensato bene di inserire nell'ultimo rinnovo: in poche parole, l'Inter ha il diritto di ripensarci. I motivi si spiegano facilmente: è solo ed esclusivamente una questione di carta di identità. Perché a 37 anni un calciatore è soggetto ad infortuni, a cali fisici inevitabili, e la filosofia del club nel frattempo è cambiata e guarda nella direzione opposta: con Oaktree al timone, si preferisce investire sui profili giovani e futuribili, anche in termini di ingaggio.
Con Acerbi l'Inter si è in qualche modo tutelata: pur riconoscendogli il ruolo assolutamente centrale ricoperto in queste stagioni, soprattutto in quella di uno scudetto vinto da dominatori anche grazie a una difesa imperforabile di cui Francesco era il condottiero, ha ritenuto opportuno lasciarsi una via di uscita. Una strategia replicata con altri senatori del gruppo, da Sommer a Mkhitaryan e De Vrij".
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