Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti ha commentato così la grande prestazione dell'Inter a San Siro contro il Bayern Monaco:


news
Agresti (GdS): “Ora l’Inter può arrivare ovunque. Quanti davvero più forti di Lautaro?”
"E ora l’Inter è lì. A tre partite dalla Champions, a tre passi dalla gloria. Con il Barcellona, l’Arsenal, il Paris Saint-Germain: avversarie grandi e forti, non insuperabili e nemmeno superiori. I nerazzurri si giocheranno più o meno alla pari con le altre il titolo di campioni d’Europa. Dopo avere eliminato con autorevolezza il Bayern, al quale mancavano giocatori importanti ma rimane comunque un avversario di altissimo livello, l’Inter può arrivare ovunque. Il prossimo avversario dell’Inter sarà il Barcellona, forse il peggiore da incontrare tra quelli rimasti in corsa. Un rivale, il Barça, che evoca ricordi meravigliosi nel popolo nerazzurro: anche nella stagione del Triplete la squadra di Mourinho giocò la semifinale contro i catalani che sembravano - allora sì - invincibili, con Messi nel pieno della sua efficienza. Stavolta non sembrano invincibili, né lo sono.
LEGGI ANCHE
Solo uno sprovveduto poteva pensare che la vittoria in Baviera, aggiunta alle rilevanti assenze nel Bayern, annullasse o riducesse i rischi del confronto di San Siro. I tedeschi hanno valori tecnici comunque importanti, campioni di grande classe e una storia che - quando si arriva a certi livelli - acquista un peso.
È la seconda volta in tre anni che l’Inter raggiunge la semifinale di Champions e nel 2023 si è arrampicata fino alla finale. Una continuità che dimostra quanto sia forte il gruppo costruito dai dirigenti nerazzurri, a cominciare da Marotta che nel frattempo ha gestito pure un cambio di proprietà, e quanto sia stato abile Inzaghi a creare una squadra competitiva ai massimi livelli anche fuori dall’Italia. Una grande società, un grande allenatore, e ovviamente grandi calciatori. Noi spesso ci innamoriamo dei campioni che popolano i campionati degli altri, e certamente ce ne sono tanti straordinari, ma rischiamo di sottovalutare quelli che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Prendiamo Lautaro: davvero ci sono molti attaccanti al mondo migliori di lui, che sa essere goleador e leader, decisivo in campo e uomo squadra fuori dal campo?".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA