Toccherà al miglior Barella gestire il possesso palla e far ripartire l'Inter per sfruttare gli spazi che lascerà il Barcellona. Non un compito facile, ma il centrocampista dell'Inter è un maestro nel suo ruolo. E di fronte avrà Pedri, un altro che sta scrivendo pagine importanti in blaugrana.


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Inter, Inzaghi chiede un doppio lavoro a Barella. Davanti a lui il meglio nel suo ruolo
"Nessuno rinuncia al suo stile, anche se è probabile che la mediana di Inzaghi dovrà anche arginare eventuali esondazioni. Nello stesso tempo, però, nutrirà le ripartenze negli spazi grandi che il Barça potrebbe lasciare. È il doppio lavoro chiesto a Nicolò Barella in ogni occasione, figurarsi in questa: già a Barcellona aveva segnato un paio di stagioni fa, con un mancino lesto in un 3-3 che non dispiacerebbe ripetere. Davanti a lui, però, ha quanto di meglio possa offrire il suo ruolo: Pedri, a 22 anni, è un campione fatto e finito, è la mente e la carne di questo Barcellona dei miracoli. L’uomo delle idee e pure della sostanza, il più decisivo anche se spesso sul palcoscenico stanno le punte, neanche fossero star latine", analizza La Gazzetta dello Sport.
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"In quella partita del girone 2022-23, quando l’azzurro brillava, c’era in campo anche lo spagnolo: nel faccia a faccia aveva poi gioito Barella, come nella precedente semifinale di Euro 2021, vinta dall’Italia ai rigori. Quella volta Pedri aveva 18 anni appena, ma già sembrava un veterano. L’ultimo incrocio, all’Europeo di Germania la scorsa estate, meglio dimenticarlo: la speranza è che quell’incubo non si ripeta. Si gioca sul ritmo, certo, ma anche sull’arte del passaggio: l’interista è il giocatore che in media ne ha completati di più (7,1) nei due terzi di campo offensivi in questa Champions", spiega il quotidiano.
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