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Sirene della Premier
—In casa del City si è meritato le carezze di Guardiola, l’allenatore-guru che già una volta ha cercato di strapparlo alla sua vita milanese, e che potrebbe pure riprovarci presto. Il tecnico del City domenica era a Milano e, dopo l’impegno in tv nel salotto di Fabio Fazio, ha cenato in un locale di cucina fusion in Piazza Po, caro soprattutto ai giocatori nerazzurri: tra i tavoli non ha trovato Nicolò, nessun contatto diretto dopo i tanti complimenti profusi in Champions. E anche se Pep lo avesse mai incrociato, non lo avrebbe comunque indotto in tentazione, anche perché il centrocampista di Simone in città ha costruito una famiglia felice con quattro bambini che gironzolano per casa. Oltre al contratto da poco rinnovato che lo blinda con 6,5 milioni fino al 2029, è questa condizione che lo rende al momento indifferente alle sirene della Premier League.
Titolarissimo nerazzurro
—Proprio nella domenica milanese di Guardiola, Barella ha goduto del primo di due giorni di riposo dopo tante sedute senza sosta, anche in solitario: un paio di volte ad Appiano c’era soltanto lui, nel tentativo di recuperare il prima possibile. L’infrazione al retto femorale, che aveva fatto preoccupare dopo il derby sciagurato del 22 settembre, è ormai superata, e ora il progetto interista è di non farlo uscire più: come pochi altri, Barella ha i galloni del titolarissimo e così entrerà nelle rotazioni senza mai perdere questo status di fondo. L’altra mezzala, Henrick Mkhitaryan, sembra meno sicura del posto, visto che alle spalle incombe Piotr Zielinski. La risalita di Frattesi, lì sul centro-destra caro a Nicolò, è più complicata: Davide continua a consolarsi segnando in Nazionale, come ieri a Udine prima di lasciare il campo dolorante, mentre Barella ha giocato l’ultima partita di azzurro vestito il 29 giugno a Berlino, nell’eurotracollo contro la Svizzera di Sommer. Nelle ultime due soste l’interista ha avuto altri pensieri: a settembre si era messo di mezzo il naso, operato per respirare meglio, mentre questa volta è stata “colpa” della coscia destra.
Pronto per la ripresa Inter
—Senza altri intoppi, nella pausa di novembre tornerà dal c.t., ma per ora i pensieri sono riempiti solo dall’Inter, che aspetta proprio la sua principale centrale di energia al momento opportuno. Proprio ora si rischia infatti di indirizzare la corsa sia in Italia che in Europa con il doppio scontro diretto – Roma all’Olimpico e Juve a San Siro –, mentre in mezzo alle due paretesi c’è la trasferta contro lo Young Boys per confermare la cittadinanza nel G8 di Champions. Prima del tris, però, Barella si riappropria del campo, unica vera zona di conforto. Fuori, invece, Nicolò è molto meno a suo agio: ha il carattere sardo di chi misura ogni parola, ma sta lavorando anche su questo. Giovedì, ad esempio, verrà rilasciata on line una lunga conversazione con Matteo Caccia, uno dei “podcaster” più apprezzati in Italia. Titolo della chiacchierata registrata alla Triennale di Milano il 27 agosto, ”Senza vendersi mai”: è un concetto a cui tiene, quasi quanto tornare una volta per tutte nel cuore dell’Inter", si legge.
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