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"C'erano da superare alcune resistenze. Mentalità da ultras, timore da passare da "infame", ma non solo. Attesa per gli esiti dell'inchiesta sullo stadio, per capire fino a che punto gli investigatori della Squadra mobile avessero scoperto i traffici del trio Bellocco-Beretta-Ferdico da un lato e di Luca Lucci e dei suoi colonnelli dall'altro. L'accelerazione, si sussurra negli stessi cordidoi dove vibrava il tam tam, è arrivata dopo un decisivo colloquio nel carcere di San Vittore (dove il "Berro" è stato trasferito dal carcere di Opera per l'eccessiva densità mafiosa dei suoi detenuti, e i conseguenti pericoli per la sua incolumità) con il pm Storari e la coordinatrice della Dda, Alessandra Dolci. O di qua, o di là. O con lo Stato, lealmente, o senza, accettandone le conseguenze. Penali e non.
Beretta ha accettato ed è stato già trasferito in un istituto del centro Italia. Il suo legale ha immediatamente rimesso l'incarico. I familiari sono stati messi al sicuro, in attesa dell'imprimatur ufficiale del Ministero di Giustizia".
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