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Nel 23/24 l’Inter non solo non prendeva gol, ma neppure tiri in porta, al punto che Sommer spesso e volentieri poteva scegliere di andare a casa senza fare la doccia. Ora gli avversari - tutti, persino il piccolo Young Boys - fanno un po’ come vogliono e questo dipende dai difensori, ovvio, ma soprattutto da una fase difensiva che manca di raddoppi, concentrazione, strategia, tutto. Esiste un’Inter con e senza Calhanoglu, è evidente, ma anche un’Inter che deve pretendere di più dalle sue seconde linee. Bisseck è entrato con una leggerezza imperdonabile, Frattesi guarda sempre avanti e mai indietro, in generale si è persa l’idea di solidità che è stata la prerogativa della squadra che ha vinto il ventesimo scudetto in carrozza. Ecco, sì, diciamola tutta: se c’è qualcuno che realmente può definire «spettacolare» la partita di ieri, quello è Antonio Conte tecnico del Napoli. E non c’è neanche bisogno di spiegare perché".
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