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Bove sta meglio, oggi potrebbe passare in reparto. Ritorno? Dipende dalla prossima risonanza

Bove sta meglio, oggi potrebbe passare in reparto. Ritorno? Dipende dalla prossima risonanza - immagine 1
Il centrocampista della Fiorentina sta meglio ha parlato con la famiglia e i compagni e vorrebbe tornare in campo il prima possibile
Andrea Della Sala Redattore 

Bove sta meglio, il peggio sembra essere davvero passato. Dopo il malore avuto durante Fiorentina-Inter, il giocatore ha reagito bene in ospedale e ora si interroga già sul suo futuro da calciatore.

"Anche dentro al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Careggi di Firenze, Edoardo Bove ha in mente solo il calcio. In quel letto rimarrà tutto oggi e poi, se verranno confermati i miglioramenti delle ultime 24 ore, sarà spostato nel semplice reparto di Cardiologia. In ogni caso, verrà monitorato giornalmente: tutti gli esami si sono ormai concentrati esclusivamente sul cuore, sia nella ricostruzione di quanto accaduto in campo sia nello storico della sua esperienza precedente. Escluso qualsiasi problema di natura neurologica (compreso l’attacco epilettico, identificato frettolosamente da qualcuno domenica pomeriggio), si cerca di capire le vere ragioni che abbiano portato all’attacco cardiaco nel prato del Franchi. Ieri non è stata segnalata nessuna contusione dopo lo scontro in campo con Dumfries, ma è stata confermata totalmente la diagnosi iniziale che parlava di aritmia. È sopraggiunta, nel gergo cardiologico, per una “torsione di punta”: si tratta di una forma di tachicardia ventricolare dovuta al “QT lungo”, come è chiamato l’allungamento dell’intervallo tra due onde, Q e T, dell’elettrocardiogramma, cioè tra il momento in cui comincia la contrazione dei ventricoli e quello in cui si conclude la ricarica elettrica che avviene dopo ogni battito", scrive La Gazzetta dello Sport.


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"Fosse per lui, sarebbe in campo già domani, anzi per certi versi era scocciato all’idea di aver “combinato un casino”: pensava che la sua Viola avrebbe potuto davvero battere l’Inter. Quando sarà possibile rimettersi addosso la maglia della Fiorentina, in base alle stringenti leggi italiane sull’argomento, dipenderà proprio dall’indagine cardiologica dei medici nei prossimi giorni: in caso di problema “strutturale” sarebbe molto difficile (impossibile nel caso di impianto di defibrillatore sottocutaneo come nel caso Eriksen), al contrario si aprirebbero delle possibilità concrete se il problema fosse effettivamente circoscrivibile al calo di potassio e calcio riscontrato nelle prime analisi (in passato aveva subito piccoli sbalzi poco rilevanti di questi valori). Sarà decisiva la prossima risonanza magnetica al cuore che dovrà essere confrontata con quella degli anni passati. In ogni caso, al giocatore sarà necessaria una nuova visita per l’idoneità in uno dei centri di medicina dello sport", riporta il quotidiano.