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"Il piano alternativo, a due teste, è nato nel laboratorio di Appiano il mese scorso, quando Calha è finito ko a Roma e lo stesso Asllani era indisponibile. Accentrare Barella è stata la soluzione più logica, quella che Inzaghi ha adottato già durante la partita dell’Olimpico. Nicolò non può garantire le geometrie del turco, ma ha esperienza e conoscenza dei principi di gioco interisti per muoversi davanti alla difesa. Anche per questo, Inzaghi ha riproposto questa soluzione in altre partite senza Calha, come ad esempio a Empoli. L’altra strada, quella che porta a Zielinski in cabina di regia, il tecnico nerazzurro l’ha studiata in estate, durante le prove ad Appiano in precampionato, e poi l’ha battuta un po’ a sorpresa nel derby d’Italia contro la Juventus. Il polacco ha fatto urlare San Siro due volte, con una doppietta su rigore alla Calha, ma non ha convinto del tutto per tempi di gioco ed equilibrio tra le due fasi. Il fatto è che con uno tra lui e Barella in regia, l’Inter rischia sempre di perdere qualcosa in termini di incursioni e inserimenti. Ecco perché la fioritura di Asllani adesso sarebbe l’ideale. Insieme a un recupero rapido del professor Calhanoglu, ovviamente", aggiunge Gazzetta.