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GdS / Calhanoglu interrogato: ammessi contatti con gli ultras, rischia la squalifica

Alessandro De Felice Redattore 
Il turco è stato ascoltato ieri per l'inchiesta 'Doppia Curva': tutto ruota intorno all'articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva

Hakan Calhanoglu, centrocampista dell'Inter, è stato ascoltato nell'inchiesta "Doppia Curva", che ha smantellato i vertici delle tifoserie organizzate nerazzurre e milaniste.

Calhanoglu ha ammesso di avere avuto contatti "a titolo personale" con gli ultras dell'Inter, nonostante il club avesse esplicitamente sconsigliato tali incontri.

Tuttavia, ha negato di aver mai partecipato a cene con loro, come invece suggerito da alcune intercettazioni dell’ex capo ultaras nerazzurro Marco Ferdico, ora in carcere con l’aggravante mafiosa

Dopo il suo allenatore Simone Inzaghi e il vicepresidente Javier Zanetti (in casa Milan, il capitano Davide Calabria) è toccato al centrocampista turco, che ha dichiarato di aver incontrato anche Andrea Bellocco, leader degli ultras e legato alla 'ndrangheta, ma di aver scoperto chi fosse solo dopo la sua morte.


Hakan ha riconosciuto di aver avuto rapporti con gli ultras soprattutto per riconoscenza, dopo che avevano mostrato solidarietà per il terremoto in Turchia e Siria del 2023, donando maglie per beneficenza.

Nonostante non sia indagato penalmente, la giustizia sportiva potrebbe punirlo con una squalifica per aver violato il Codice di Giustizia Sportiva, che vieta contatti con gruppi di tifosi non ufficialmente riconosciuti. La Procura Federale ha già aperto un fascicolo sulla vicenda.

“Si giocherà attorno alla violazione dell’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva e, in particolare, il comma 10, in base al quale “è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società” scrive La Gazzetta dello Sport.

Per la Rosea, oltre all’ammenda di 20mila euro, il rischio in questo caso è di una squalifica per una o più giornate.