Nella partita per lui più sentita e delicata, Hakan Calhanoglu è stato il migliore in campo. Il regista ha retto il centrocampo, ha dettato i tempi della manovra della squadra di Inzaghi, ha scardinato parecchi palloni agli avversari e ha siglato il gol del meritato pareggio dell'Inter.


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Inter, è il vecchio Calhanoglu: Hakan “sistema” il Milan. Per Parma Inzaghi ha già deciso
"Non è stato esattamente quel genere di esultanza trattenuta che, a volte, i calciatori riservano all’ex squadra di turno. Ma Hakan Calhanoglu non è come gli altri: non conosce sovrastrutture, non trattiene i sentimenti e ieri surfava in ginocchio sull’erba di San Siro per festeggiare un gol liberatorio. Il destro da fuori che ha bucato la resistenza di Mike Maignan, in uno stadio riempito dai vecchi tifosi, ha un sapore differente: non è sadismo, ma inutile dire il contrario. Col Diavolo c’è una scia di ruggine che non andrà mai via e questo era il suo terzo timbro da ex al Milan, il primo su azione dopo due rigori in A. Ed è suonato più dolce anche l’ormai celebre coro personalizzato della curva Nord che lo ha eletto da tempo a “idolo neroblu” e sotto la quale ha fatto festa per l’1-1", analizza La Gazzetta dello Sport.
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In questo modo il turco ha sanato il conto personale in questa “sua” partita, che tante gioie gli aveva regalato da quando è vestito di nerazzurro, ma che in stagione gli era andata stranamente di traverso. Nella prima sfida, persa in campionato in casa, aveva preso un giallo, poi a Riad un adduttore dispettoso lo aveva tolto di mezzo, prima del naufragio dei compagni. Poi il turco aveva forzato per recuperare dall’infortunio giusto in tempo per il secondo derby di campionato e aveva spinto Inzaghi a schierarlo titolare, ma in campo c’era la controfigura del vero Calha. Ieri il pareggio lo ha timbrato direttamente lui, nel frattempo tornato nel pieno dell’efficienza fisica. In questo 2024-25 manca ancora una vittoria contro i cugini e il ritorno da giocare in casa sembra messo lì apposta perché l’Inter di Hakan interrompa definitivamente la maledizione. Si gioca il 23 aprile, un anno e un giorno dopo il derby che ha cullato i sogni nerazzurri, quello che ha permesso di salire definitivamente sulla seconda stella.
"Negli incastri del centrocampo di Simone, Calha dovrebbe riposare sabato a Parma. Al suo posto Asllani, disponibile finalmente tra le due squalifiche, una ieri in Coppa Italia e la successiva in Champions. Proprio quella di martedì prossimo è l’altra partita ad alto tasso sentimentale per il turco. Anche contro il Bayern affronta il passato, quello mancato, non uno ma due volte. Il gigante di Baviera lo aveva seguito a lungo da ragazzo, ma il vero affondo lo avevano pensato da Monaco la scorsa estate. Tra l’altro, ieri a vederlo c’era pure il suo agente Gordon Stipic, che teneva i contatti qualche mese fa. Intanto, nonostante non sia certo la migliore stagione nerazzurra, con quello di ieri è arrivato già a dieci centri stagionali e quattro con tiri da fuori area. Una doppia cifra senza dare troppo nell’occhio: i 15 gol dell’anno passato, numero che sembrava inarrivabile, adesso sono di nuovo a tiro", chiude Gazzetta.
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