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La qualità principale di Gasperini?
—«La sua squadra gioca con una intensità da Champions e da calcio inglese. Si chiamasse Atalanta United o Atalanta City nessuno ci farebbe caso visto il tipo di calcio. L’abitudine al contrasto e la fisicità dell’Atalanta stanno influenzando anche altre squadre sotto il profilo agonistico: penso soprattutto alla Lazio, che sta facendo bene tanto in campionato quanto in Europa League. In generale vedo più verticalità e anche personalità fuori casa. Soprattutto Inter e Atalanta hanno sempre questo approccio. Il Milan ha vinto al Bernabeu contro il Real Madrid, mentre la Juventus mi ha lasciato un po’ perplesso contro l’Aston Villa, seppur l’ostacolo non fosse indifferente viste le molte assenze».
Che cosa manca alla Serie A per allenare ancora meglio le nostre squadre al calcio europeo?
—«Devono migliorare gli arbitraggi e i commenti, mi riferisco a quelli che non tutelano l’agonismo e il movimento dei calciatori durante un contrasto. Vedo ancora troppe interruzioni e rigorini. E le scenate a terra, con conseguente perdita di tempo, oltre che brutte sono deleterie: spezzano il ritmo».
L’Inter ha conquistato 13 punti su 15, è seconda dietro al Liverpool ed è l’unica a non aver ancora subito un gol: gli ottavi diretti sono vicini e poi?
—«La squadra di Inzaghi a volte si rilassa in campionato, ma in Champions League scende in campo attenta e determinata, infatti non ha ancora subito gol. L’Inter ha qualità ed è convinta: gli ottavi diretti sono a un passo, ma può arrivare in fondo».
L’Atalanta adesso è al quinto posto: può sognare?
—«Mi incuriosisce la partita con il Real Madrid, che ha bisogno di punti. Ma la squadra di Gasp ha forza e tecnica. I tanti gol sono la conseguenza dell’alta qualità: da De Ketelaere a Lookman... E Retegui in area non perdona. Gasp può centrare gli ottavi diretti».
E Fonseca?
—«I 9 punti e soprattutto il calendario (Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria) invitano all’ottimismo: per qualificarsi tra le prime otto di Champions l’attenzione dovrà essere sempre totale e non a corrente alternata».
La Juventus, scivolata al 19° posto, sfiderà City, Benfica e Bruges: rischia?
—«Non ha un bel calendario, ma la vedo agli spareggi. In Champions, però, dovrà fare di più in zona gol. Conceiçao e Yildiz sono bravi a dribblare, però io proverei a mettere qualche pallone in più in area per aumentare la pericolosità e magari anche le reti».
(Gazzetta dello Sport)
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