Il derby finito 1-1 lascia l'amaro in bocca sia al Milan sia all'Inter, per motivi completamente diversi.


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CorSport: “Rigore solare ma l’Inter se la deve prendere anche con se stessa per…”
"Un pareggio che non accontenta nessuno. Né il Milan, che aveva fatto la bocca a vincere il terzo derby consecutivo da netto sfavorito. E nemmeno l’Inter, che ha rimediato l’1-1 solo nel recupero, dopo tre pali, tre gol annullati e, soprattutto, un rigore solare non assegnato su Thuram. Le conseguenze, per entrambe, sono tutte in classifica. Visto che la truppa di Inzaghi non approfitta del pari del Napoli, resta a -3. E ora si ritrova obbligata a battere la Fiorentina nel recupero di giovedì per l’aggancio ma anche a non commettere altri passi falsi di qui allo scontro diretto del Maradona del 2 marzo, nonostante il calendario penda tutto dalla parte di Conte. Mentre il Diavolo perde due punti su Juventus, Fiorentina e Bologna (in attesa della Lazio), nella corsa per il quarto poso. La consolazione è che i rossoneri hanno dato una risposta di carattere, dopo la sconfitta di Zagabria. E ora si appigliano all’ultimo arrivato Gimenez per tentare la risalita", commenta il Corriere dello Sport.
"Ad ogni modo, se la iella ci ha messo certamente lo zampino con i tre legni colti nella ripresa, i nerazzurri devono prendersela soprattutto con loro stessi per essere arrivati in svantaggio all’intervallo. Gli spazi per fare male al Diavolo, nel primo tempo, non sono mancati. La difesa rossonera sempre alta, ma anche un’eccessiva distanza tra le linee, infatti, permettevano a Lautaro e soci di creare superiorità sull’ampiezza e i cambi di gioco. L’area avversaria, però, non veniva aggredita nel modo giusto, permettendo ai difensori milanisti (Pavlovic soprattutto) di rimediare. Nelle loro fughe in avanti, invece, più di qualche brivido, gli uomini di Conceiçao, lo creavano. Ci mettevano una pezza Sommer, sulla sassata di Reijnders, e Pavard, con un recupero disperato su Leao. Nulla da fare invece, allo scadere della prima frazione, sul pallone perso da Calhanoglu (titolare ma ancora in ritardo), che trovava l’Inter scoperta. Theo Hernandez e Leao la affettavano: Sommer non tratteneva il tocco dentro del portoghese, lasciando al solito Reijnders un comodo tap-in", analizza poi il quotidiano.
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Nel secondo tempo l'Inter ha dominato in lungo e in largo, trovando tre pali, un rigore clamoroso non dato prima del gol di De Vrij al 93' su assist dell'esordiente Zalewski.
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