Si è svolto ieri a Nyon il sorteggio degli ottavi di finale. L'Inter ha pescato gli olandesi, andando avanti nei quarti e nelle semifinali giocherà a San Siro il ritorno di tutti i turni. Sul cammino dei nerazzurri, superando il Feyenoord, ci sarà una tra Bayern e Bayer.


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Champions, finale obiettivo Inter. Sorteggio ok. Feyenoord ora, Real e Liverpool solo in fondo
"L’Inter ci crede, sì. Perché a Nyon - inutile negarlo - è andata bene: imboccato il percorso meno accidentato, evitata la parte di tabellone con il Liverpool e con le due squadre di Madrid. Real e Atletico, oltre ai Reds, saranno rivali possibili solo in finale. Così pure l’Arsenal. Nel caso, ci sarà tempo per pensarci. Per il momento, è bene ragionare al Feyenoord (ritorno a San Siro martedì 11 marzo), sulla carta un avversario più agevole rispetto al Psv, almeno dando retta a quanto visto nei playoff contro Milan e Juventus. Ma anche andando avanti con lo sguardo - o col sogno, per dirla alla Inzaghi - le buone notizie non mancano.
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Perché l’Inter tiene lontano i fantasmi del recente passato - Atletico e Liverpool hanno già eliminato Inzaghi in due delle ultime tre stagioni - e ai quarti prepara un incrocio possibile con una tedesca, Bayern o Bayer Leverkusen. I bavaresi non sono “ingiocabili” come quelli del girone 2022-23, la squadra di Xabi Alonso varrebbe nel caso una rivincita. E la sconfitta di dicembre sarebbe per Lautaro e compagni uno stimolo ulteriore. Non passa occasione pubblica in cui Inzaghi non ricordi come quella partita sia stata persa per un gol incassato nel finale nato da un’azione irregolare", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Rispettando quel che ha detto la prima fase del torneo, è lecito immaginare in semifinale una doppia sfida con il Barcellona. E qui sì che i ricordi sono dolci, dolcissimi: si può dire che l’Inter dal dna europeo sia nata proprio eliminando dal girone 2022-23 i catalani. L’Inter giocherà tutte le gare di ritorno a San Siro, dalla partita con il Feyenoord, ma anche quelle eventuali dei quarti e delle semifinali. Non un vantaggio di poco conto: avere la spinta dei propri tifosi quando si decide la qualificazione, magari anche giocando 30 minuti in più di tempi supplementari, è un aiuto da saper sfruttare", aggiunge Gazzetta.
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