Sulle pagine del Corriere della Sera, Paolo Condò ha analizzato quanto accaduto ieri a San Siro nel derby di Coppa Italia tra Milan e Inter:


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Condò: “L’Inter sta bene anche in versione light. La sua superiorità si è vista quando…”
"Se la competitività del Milan è la notizia della serata, figlia di quella concentrazione dal primo minuto che in campionato è andata da tempo perduta, la forza dell’Inter viene riaffermata dalla rapidità con la quale lo svantaggio viene assorbito e rimontato. Conceicao sente che può essere la sua serata e dopo l’1-1, con i cambi, cerca di in più rispetto alla formazione iniziale, prima pareggia e poi rischia di vincere. Lo sprint fallisce per le parate di Maignan, decisivo su Zalewski e Mkhitaryan. Appuntamento il 23 aprile quando gli inzaghiani sapranno se sono arrivati alle semifinali di Champions e magari avranno più chiaro il destino in campionato".
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"La differenza di qualità non è così ampia come dice la storia. Sensazione: il Milan ha lottato per la vita, per il suo unico obiettivo, l’Inter per uno sfizio rilanciare i suoi all’attacco per guadagnarsi un vantaggio da gestire fra tre settimane; ma anche così è l’Inter a costruire quelle due/tre occasioni non enormi, ma pericolose sì, che accendono il finale di gara. Le inerzie del match viaggiano con scansioni opposte rispetto all’ultimo turno di campionato: l’Inter super del primo tempo con l’Udinese non si vede, ma la reazione al gol e in generale la ripresa valgono. La squadra sta bene anche in una versione light".
(Fonte: Corriere della Sera)
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