Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere della Sera, Paolo Condò, giornalista, ha analizzato così la corsa scudetto: "In apparenza non è cambiato niente, il distacco fra Inter e Napoli era e resta di 3 punti. Ma questa giornata è stata uno scambio di colpi psicologici squassanti, e anche se entrambi i pugili sono rimasti in piedi non è escluso che qualcosa dentro di loro abbia iniziato a sgretolarsi. Questo turno numero 31 era l’ultimo favorevole all’Inter: sulla carta, certo, ma è lì che si fanno i calcoli, e basta guardare la classifica per capire la differenza tra la trasferta di Parma e quella di Bologna, e quanto fosse legittima l’aspettativa nerazzurra di aumentare il vantaggio in vista di una volata per lei in salita. Da questa prospettiva si potrebbe quindi parlare di Inter delusa: ma dopo il pari di Parma di sabato il Napoli ha vissuto un weekend ricco di speranza anziché di ansia come temeva, e la spettacolare proiezione con quale Anguissa ieri è andato in porta con la palla da metà campo era chiaramente figlia di un momento euforico.


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Condò: “Scudetto? Non è cambiato niente: si potrebbe parlare di Inter delusa ma…”
Il turno più rischioso si era trasformato in opportunità, e l’opportunità era stata colta, con l’Inter ormai avanti di un solo punticino. Da questo punto di vista, l’artistico pari di Ndoye dev’essere stata una delusione cocente. Tutto come prima, ma con un gioco di doppi sollievi e doppie amarezze che Conte dovrà gestire più di Inzaghi: Simone ha molte altre cose per la testa, a partire dalla partita di stasera a Monaco. Siamo sulla retta finale di un campionato che ha richiesto molto, consegnando alla primavera squadre stanche. In questa fase tendono a giocare sempre la stessa partita: l’Inter a Parma ha replicato con minor fortuna la gara casalinga con l’Udinese, il Milan con la Fiorentina ha ribadito la gara di Napoli riuscendo però a pareggiarla, lo stesso Napoli ieri ha dominato il primo tempo come aveva fatto col Milan ed è sparito dal campo nella ripresa esattamente come la settimana prima.
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Siccome di gol ne ha segnato soltanto uno, non è riuscito a trattenere il risultato pieno; ma come contro i rossoneri, una feroce difesa di squadra gli ha permesso di sopravvivere al quarto d’ora di fuoco finale del brillante Bologna. Un buon viatico per uno sprint nel quale dovrà ritrovare Neres, distante dal suo standard, e la mira di McTominay, il vero solista del 4-3-3 orchestrato attorno alle sponde di Lukaku e al gran lavoro di cucitura di Politano. La prossima settimana Inter-Cagliari e Napoli-Empoli sono lavori equivalenti. Fra due settimane Monza-Napoli e Bologna-Inter non lo sono".
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