L’episodio chiave arriva nel finale del primo tempo, con un rigore assegnato per fallo di mano di Merino sull’azione di Taremi. Una decisione contestata dagli inglesi, ma la precisione glaciale di Calhanoglu dal dischetto ha messo l’Inter in vantaggio. Nella ripresa, i nerazzurri hanno scelto di difendere con ordine, mostrando grande tenuta nervosa e mantenendo la porta inviolata in Champions League, una prova che rafforza la loro immagine di squadra matura e resiliente.
Nonostante le proteste dei Gunners per un potenziale rigore su Sommer, l’Arsenal ha offerto solo un possesso palla sterile, e i due esterni Saka e Martinelli non sono mai riusciti a impensierire seriamente la difdesa di Inzaghi, che li ha contenuti senza difficoltà. Sul fronte opposto, l’infallibile Calhanoglu si conferma essenziale nel ruolo di regista: equilibrato e capace di sveltire la manovra, il turco dimostra di essere ormai imprescindibile per il gioco di Inzaghi.
Il finale di gara è stato un vero banco di prova per la difesa nerazzurra. Con un assetto compatto, l’Inter ha respinto ogni assalto dell’Arsenal, sostenuta dai salvataggi di Sommer e da interventi determinanti di Dumfries e Bisseck. Il Corriere della Sera sottolinea come la squadra abbia giocato con il cuore, guadagnandosi tre punti che consolidano la loro posizione in Champions e alimentano l’autostima. La vittoria porta i nerazzurri al secondo posto, condiviso con Sporting, Monaco e Brest, avvicinandoli all’obiettivo di qualificarsi tra le prime otto evitando gli spareggi.
Ora la concentrazione è già rivolta a domenica, quando il Napoli arriverà a San Siro. Questa sfida rappresenta una tappa importante per la classifica di Serie A: una vittoria potrebbe rilanciare l’Inter e permettere a Inzaghi di superare il Napoli, guidato dal suo predecessore Antonio Conte, in vetta alla classifica.
"L’inter, meno sfavillante che in passato, è ancora la squadra da battere" conclude il quotidiano.
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