Inter sconfitta dal Milan per 3-0 in semifinale di Coppa Italia. I nerazzurri dimostrano stanchezza, ma devono riprendere il cammino. Domenica affronteranno la Roma a San Siro, poi il Barcellona per la prima semifinale di Champions.


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CorSera – Inter volenterosa ma appannata. Deve ritrovarsi per non perdere tutto
"Succede ancora nella notte bagnata di San Siro. Il Milan batte l’Inter per la terza volta in stagione e conquista la tredicesima finale di Coppa Italia, sette anni dopo l’ultima volta. Vincendo il 14 maggio a Roma, presumibilmente contro il Bologna, Conceicao consegnerebbe al suo club il secondo trofeo in appena cinque mesi e un posto in Europa League. Un traguardo che non gli salverà la panchina, ma permetterebbe al portoghese di andarsene a testa alta. Intanto, per centrare il traguardo, azzecca la mossa giusta a sorpresa: dentro Jovic, fuori Abraham. E il serbo desaparecido lo ripaga con un gol per tempo, il primo di testa, il secondo con una zampata dentro l’area piccola. Il 3-0 definitivo, firmato a cinque minuti dal novantesimo, grazie all’incursione perfetta di Reijnders, trasforma la sconfitta dell’Inter in una umiliazione. Inzaghi ha la faccia sgomenta sotto la pioggia. Dopo aver vinto 6 derby di fila, compreso quello della seconda stella, in questa stagione rimane all’asciutto e saluta il Triplete che forse stava diventando un’ossessione", analizza il Corriere della Sera.
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"Tanto è cinico il Milan, quanto imprecisa e distratta l’Inter che, per la prima volta in stagione, perde due partite di fila. E anche questo vorrà pur dire qualcosa nel momento cruciale in cui la squadra con lo scudetto sul petto si gioca molto più della Coppa Italia tra campionato e Champions. I tifosi nerazzurri lasciano lo stadio prima della fine: un’immagine mai vista. I milanisti, che in campionato sono solo al nono posto, e sin qui hanno ingoiato parecchie amarezze, festeggiano per una notte dimenticando i loro guai. Il Milan tiene botta e colpisce al momento giusto, mostrando una solidità che non ha quasi mai avuto. L’Inter, invece, è di burro. Volenterosa, ma appannata. Spenta. E ora, prima di Roma e del viaggio a Barcellona, deve ritrovare se stessa per non perdere tutto", aggiunge il quotidiano.
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