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Oltre a Calhanoglu, torna a disposizione anche Acerbi ma è il turco il vero insostituibile: "in assenza anche di Asllani, che ancora deve recuperare, Barella, Zielinski e Mhkitaryan non si sono certo tirati indietro in regia, ma hanno caratteristiche differenti. Quello che serve all’Inter — e non sarà facile ritrovarlo in una settimana per quanto delicata come questa — è la versione migliore di Calhanoglu, quella cioè con la bacchetta in mano del direttore d’orchestra sofisticato, ma capace di indossare anche la tuta da lavoro, di chi porta in spalla gli strumenti anche nei teatri più periferici. È proprio il deficit di palloni recuperati (assieme a quelli persi) a dare meno equilibrio ai nerazzurri, più esposti alle ripartenze e agli attacchi frontali, come ha certificato il folle 4-4 contro la Juve", chiosa il quotidiano.
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