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CorSera – Inter, settimana decisiva: serve il miglior Calhanoglu. “Inzaghi ha deciso di…”

Matteo Pifferi Redattore 
L'Inter, nel giro di una settimana, sfiderà Venezia, Arsenal e Napoli: un trittico di partite da non sbagliare

"La settimana che darà all’Inter una parte sostanziosa delle risposte che ancora sta cercando, potrebbe iniziare come finirà, ovvero con Thuram e Lautaro al centro di tutto, aspettando che nel cuore del gioco torni la versione migliore di Calhanoglu". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito al trittico di partite che attenderà l'Inter prima della sosta: prima c'è il Venezia, poi mercoledì l'Arsenal e infine domenica il Napoli.

"È uno snodo importante anche per chi si è messo in testa che i nerazzurri puntino più alla Champions che allo scudetto: Inzaghi è deciso a superare di slancio la sfida col Venezia con poco turnover (ma potrebbe riposare Bastoni) e poi penserà a come gestire le energie fra Arsenal (mercoledì) e Napoli domenica sera. Ma non c’è dubbio che in questo momento la sfida più attesa e importante, quella da vincere a tutti i costi, sia quella alla squadra di Conte. In quest’ottica la gara di stasera contro una squadra reduce dalla sua seconda vittoria (in rimonta sull’Udinese) e con il bomber Pohjanpalo in crescita assieme al talentino interista Oristanio, è importante anche per ritorno, non dall’inizio, di Calhanoglu dopo il guaio muscolare del 20 ottobre scorso, a due minuti dal fischio d’inizio di Roma-Inter", aggiunge il CorSera.

Oltre a Calhanoglu, torna a disposizione anche Acerbi ma è il turco il vero insostituibile: "in assenza anche di Asllani, che ancora deve recuperare, Barella, Zielinski e Mhkitaryan non si sono certo tirati indietro in regia, ma hanno caratteristiche differenti. Quello che serve all’Inter — e non sarà facile ritrovarlo in una settimana per quanto delicata come questa — è la versione migliore di Calhanoglu, quella cioè con la bacchetta in mano del direttore d’orchestra sofisticato, ma capace di indossare anche la tuta da lavoro, di chi porta in spalla gli strumenti anche nei teatri più periferici. È proprio il deficit di palloni recuperati (assieme a quelli persi) a dare meno equilibrio ai nerazzurri, più esposti alle ripartenze e agli attacchi frontali, come ha certificato il folle 4-4 contro la Juve", chiosa il quotidiano.