"Febbre scudetto a 87°. Il campionato non è ancora riuscito a riconoscere un padrone anche dopo il re degli scontri diretti: l'Inter ha sperato di tornare a casa a più quattro, ma il Napoli ha confermato che la corsa verso il traguardo sarà ancora molto lunga e incerta anche alla luce della frenata dell'Atalanta". Apre così il Corriere dello Sport la sua analisi su quanto accaduto ieri sera al Maradona nello scontro scudetto tra Napoli e Inter. Si legge: "Anzi, il pareggio sta davvero molto stretto alla squadra di Conte per come è andata la partita: la reazione allo svantaggio è stata veemente e nel secondo tempo, restaurando con coraggio il 4-3-3, il dominio è stato schiacciante.


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Corsport duro: “Inter azzerata e attaccanti bullizzati: solo confusione tattica”
Finale: 1-1, con punizione gioiello di Dimarco al 22' e risposta di Billing, il jolly pescato in panchina, a 3’ dalla fine e dopo 8’ dall’ingresso. In mezzo? Tantissimo Napoli, pochissima Inter. Addirittura azzerata nella ripresa: neanche un tiro in porta o un pericolo. Inzaghi ha provato a cambiarla dopo aver perso per infortunio sia Calhanoglu sia Dimarco, ma l'unico risultato è stato la confusione tattica: 4-4-2, di nuovo 3-5-2, Dumfries alto a destra e infine dirottato a sinistra. La pochezza offensiva dei campioni è sintetizzata dai numeri di Lautaro e Thuram, bullizzati da Buongiorno e Rrahmani: una mezza conclusione in due. Stop. E si allunga la serie senza vittorie negli scontri diretti dopo le due sconfitte con Milan e Juve".
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