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MILAN, ITALY - DECEMBER 06: Palyers of FC Internazionale celebrates the win at the end of the Serie A match between FC Internazionale and Parma at Stadio Giuseppe Meazza on December 06, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)
"L’Inter impiega quasi un tempo per sbloccarsi e scuotersi dal suo torpore, ma poi non lascia scampo al Parma, salendo a -1 dal Napoli che solo domani sera potrà rispondere nella sfida bis con la Lazio". Apre così il Corriere dello Sport la sua analisi su quanto accaduto ieri sera a San Siro: la squadra di Simone Inzaghi schianta il Parma per 3-1 e accorcia sul Napoli. Ecco l'analisi del quotidiano: "Erano più di 11 anni che la squadra nerazzurra non superava a San Siro gli emiliani. E, per la verità, nei primi 40’ qualche pensiero cupo aveva cominciato ad aleggiare su San Siro. Più per colpa di Lautaro (almeno 3 gol comodi falliti) e compagni che per i meriti degli ospiti, coraggiosi sì, arrivati con l’etichetta di ammazzagrandi, ma alla riprova dei fatti sin troppo molli.
Dopo aver sfondato, la truppa di Inzaghi ha finito per segnare altri 2 gol. E potevano essere molti di più, alla luce della abbondante produzione offensiva. A fare difetto, come in altre occasioni, è stata la cattiveria. Lautaro, come già sottolineato, il nerazzurro con più errori sulla coscienza, ma non certo l’unico. Al netto di qualche imperfezione di troppo in costruzione, con conseguenti di ripartenze del Parma, l’impianto difensivo ha tenuto, come accaduto negli ultimi tempi. Tuttavia, Sommer non ha potuto portare a casa un altro clean sheet (sarebbe stato l’ottavo nelle ultime 10 uscite) perché Darmian ha pensato bene di spedire il pallone nella sua rete dopo una percussione di Hernani.
Si è trattato soltanto di una sbavatura. Che non ha messo discussione il risultato, alla luce dei 3 gol di vantaggio dell’Inter e dei pochi minuti mancanti prima della fine. Sono disattenzioni che, però, sarebbe il caso di evitare. Perché in altre partite e contro altri avversari possono avere conseguenze ben più gravi. La verità è che tutto passa dalla testa. E, in campionato, quando di fronte non c’era un avversario di livello, è già capitato che più di un nerazzurro non fosse perfettamente sintonizzato. Facile, invece, che martedì in casa del Bayer Leverkusen l’atteggiamento degli uomini di Inzaghi sarà diverso, come finora è sempre accaduto in Champions".
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