L'Inter si gioca la finale di Coppa Italia questa sera contro il Milan dopo il pari di tre settimane fa. Ma l'attenzione in casa nerazzurra, alla vigilia della sfida contro i rossoneri, è stata data soprattutto alla partita con la Roma di campionato che è stata rinviata da sabato 26 alle 18 a domenica 27, alle 15, per la morte del Papa.


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La Stampa – Niente deroga per la Roma. Inter preoccupata da una cosa soprattutto

Braccio di ferro
—"La giornata è stata scandita da un lunghissimo braccio di ferro su data e orario della sfida tra nerazzurri e giallorossi, originariamente in programma sabato alle 18. Quindi destinata a essere rinviata all’indomani per evitare la concomitanza con i funerali di Papa Francesco. Nei ragionamenti di Lega Serie A e club, però, è diventato fondamentale quel giorno di differenza prima dell’impegno in Spagna. Fin dal primo pomeriggio ha iniziato a nascere un distinguo per Inter-Roma per non danneggiare l’unica squadra italiana rimasta in Champions: per questo la gara di San Siro sarebbe rimasta a sabato, ma alle 20.45 per distanziarla di qualche ora dalle esequie di Francesco. Una soluzione decisamente sgradita al Coni e poco opportuna per la Figc. Anche se il presidente federale Gabriele Gravina non aveva potuto intervenire direttamente nella questione, in aereo di ritorno dalla Cina. Intorno alle 19 questa ipotesi stava per diventare ufficiale, dopo che la Lega aveva scritto a Coni e Figc per farsi ribadire che il rinvio era un invito, non un obbligo", racconta La Stampa.
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La preoccupazione dell'Inter
—"Ma improvvisamente è partita la retromarcia. La spinta, a sorpresa, è arrivata proprio dall’Inter, preoccupata dal livello di impopolarità che questa eccezione avrebbe potuto generare, trasformandosi in un boomerang. Così Inter-Roma è stata spostata a domenica. Alle 15, anziché alle 12,30, come pareva inizialmente, orario preferito da Dazn per questioni di audience. Lo slot delle 12,30 è stato preso da Como-Genoa, mentre Lazio-Parma è finita alle 20.45 di lunedì. Un pasticcio durato troppe ore, ma almeno è stato scongiurato un epilogo che avrebbe potuto generare critiche per un eccesso di autoreferenzialità del calcio. L’approccio al derby fotografa plasticamente la necessità dell’Inter di oscillare tra più fronti. Mentre il Milan può pensare solo alla Coppa Italia, ultima scialuppa di una stagione carica di delusioni", conclude il quotidiano nazionale.
(Fonte: La Stampa)
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