L'Inter ha confermato anche contro il Bayern Monaco il suo status di miglior difesa di questa Champions League, guadagnandosi così l'accesso alla semifinale. Ed è ora che arriva il difficile, visto che il muro nerazzurro dovrà neutralizzare anche il miglior attacco d'Europa. Una macchina da gol, quella del Barcellona, che ha una media di praticamente tre reti a partita. Numeri spaventosi che metteranno alla prova i ragazzi di Inzaghi:


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Il muro Inter all’esame Barcellona: i numeri di Flick sono tremendi. Ma c’è un punto debole
"Macchina da gol La squadra di Flick è quella che ha fatto più gol in Champions (37 in 12 incontri, 3,08 di media), in Liga (84 in 31, 2,70 di media) e nei 5 grandi campionati europei. Le reti stagionali sono 147 in 50 partite, appena sotto i 3 di media. E a corollario dello strapotere offensivo ci sono i 32 pali colpiti nelle varie competizioni. Flick è in corsa per superare il record di reti del calcio spagnolo stabilito da Guardiola nel suo ultimo anno in blaugrana: 190 in 64 partite nella stagione 2011-12, con la mostruosità di 72 gol firmati da Messi", scrive la Gazzetta.
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"Negli occhi restano i numeri di un 3+1, il tridente titolare più la super riserva e nazionale spagnolo Ferran Torres, assolutamente straordinario: 40 gol e 2 assist per il 36enne ringiovanito Lewandowski, 28+22 per il miglior Raphinha di sempre, 14+18 per il minorenne Lamine Yamal. E i 16 gol di Ferran Torres. L’Inter è avvisata: le sue qualità di miglior difesa della Champions verranno testate seriamente".
"Però la potenza estetica del gioco di Flick ha anche un evidente tallone d’Achille: la difesa altissima. I catalani difendono col blocco quasi a metà campo, e la cosa offre spazi e opportunità a chi sappia difendere in maniera aggressiva e ripartire velocemente. Le sconfitte stagionali sono 7 e anche se una sola è arrivata nelle 25 uscite del 2025, l’infortunio di Balde ha aperto una falla a sinistra. Gerard Martin non è all’altezza del compagno, così come Araujo, primo cambio in mezzo, quest’anno è la controfigura di se stesso. Balde si perderà sicuramente la finale di Copa del Rey del 26 aprile, difficile che recuperi per l’andata con l’Inter. Tra i due reparti, la magia di “Pedri Potter”: il ragazzo delle Canarie è tornato sui livelli stellari raggiunti prima di stagioni complicate da infortuni in serie e con lui tutto il Barça gira a un altro livello".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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