01:16 min

news

Inter, il discorso dei senatori: Lautaro e Barella parole da leader. Alla ripresa toccherà a Inzaghi

Andrea Della Sala Redattore 
La reazione deve arrivare subito, per questo i senatori hanno voluto parlare immediatamente a tutto il gruppo

L'Inter deve ripartire subito. La delusione è tanta, perdere la Supercoppa in un derby è già pesante, poi subire una rimonta dal Milan dopo essere andati in vantaggio 2-0 è ancora più traumatico. Ma la reazione deve arrivare subito, per questo i senatori hanno voluto parlare immediatamente a tutto il gruppo.

"Un abbraccio affranto ma orgoglioso già in campo, quando intorno era appena iniziata la festa del Diavolo. E poi di nuovo insieme, capitano e vicecapitano, uno accanto all’altro a rompere il silenzio mesto dello spogliatoio. Lautaro Martinez e Nicolò Barella hanno ingoiato per primi il boccone amarissimo della finale di Supercoppa e hanno subito voluto guidare la ripartenza, già nel prato dell’Al-Awwal di Riad. Lunedì notte hanno parlato alla squadra a caldo, tutti e due, e hanno colto negli occhi dei compagni la stessa voglia di rialzarsi subito", racconta La Gazzetta dello Sport.

Il tempo dirà se avranno davvero lasciato il segno le parole di due leader di solito non troppo loquaci, l’argentino con la fascia e il sardo anima del blocco italiano: il rischio di rimanere intrappolati in questo derby da incubo resta pur sempre alto. Lo sanno sia Lautaro che Nicolò, ma più di tutti ne è consapevole Simone Inzaghi. Il tecnico un discorso solenne lo farà alla ripresa degli allenamenti domani, ma ha già fatto capire di aspettarsi una reazione immediata. Se il modo in cui i nerazzurri si sono liquefatti è sorprendente, quasi irragionevole, soprattutto pensando agli ultimi due mesi in cui sembravano definitivamente tornati quelli della seconda stella, è altrettanto vero che anche in passato questa compagnia ha trasformato le sconfitte più dolorose in benzina bruciante.

Il prossimo derby sarà già il 2 febbraio in Serie A, ma molto, molto prima di quella data l’Inter deve ritrovare il giusto equilibrio e anche l’umore adeguato. Riad ha lasciato, infatti, uno strano senso di frustrazione e rimpianto, arrabbiatura impastata a stupore: sono sentimenti pericolosi se non allontanati subito. Si respiravano nel volo mesto di ritorno dopo la partita atterrato ieri a Malpensa intorno alle 8.30 italiane. Quando i nerazzurri tornavano dall’Arabia un anno fa, c’era una Coppa che ballonzolava di mano in mano e pure gli assistenti di volo finirono per partecipare ai balli ad alta quota, mentre stavolta il clima era inevitabilmente diverso e gelido: pochissime parole e qualche ora di sonno, per chi ci è riuscito.


"La stessa atmosfera c’era già nello spogliatoio interista allo stadio, mentre giusto il fumo del sigaro di Conceiçao riempiva la stanza vicina. Barella si è sentito di parlare, ma ha voluto farlo dopo il capitano, che in campo aveva consolato per primo tutti i compagni con addosso la medaglia del secondo classificato. Hanno entrambi ribadito che la Supercoppa è stata persa per colpe proprie e che dagli errori si impara, guardandosi negli occhi: è sempre successo in questa Inter, dovrà succedere ancora, anche perché il destino resta sempre nelle mani di un gruppo forte come pochi. A partire da domenica a Venezia, l’occasione perfetta per rimettersi subito in carreggiata. Se mai fosse stato necessario, la coppia di capitani ha ribadito a tutti quanto orgoglio si debba provare nel rappresentare i colori della notte e del cielo", aggiunge Gazzetta.