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"Nessun passo indietro. Paulo Fonseca, a distanza di 60 ore dallo sfogo post Stella Rossa, quando aveva messo spalle al muro la squadra - in sintesi, «io sto dando il massimo per il Milan, non so se tutti possono dire lo stesso» -, è andato dritto per la sua strada. E volendo ha rincarato la dose. Una schiettezza e onestà che raramente si vedono nelle frasi dei nostri allenatori e che, probabilmente, non aumenterà il suo indice di gradimento all’interno dello spogliatoio. Ma tant’è, il tecnico portoghese ha scelto questa linea". Così TuttoSport racconta il momento in casa Milan con l'allenatore che ha deciso di non cambiare rotta dopo l'attacco frontale a certi suoi uomini in particolare alla fine della gara di CL vinta contro la squadra serba.
Questa sera a San Siro si gioca Milan-Genoa, alle 20.45 e sembra proprio che resteranno fuori dalla formazione titolare Theo Hernandez e pure Calabria. Leao sarà il capitano in una gara che, come ha spiegato il tecnico rossonero alla vigilia, è in pratica da vincere: «Domani il Milan compie 125 anni, noi dobbiamo essere all’altezza di questa storia e per me dopo la Stella Rossa non lo eravamo stati come atteggiamento e l'ho detto alla squadra e ad alcuni giocatori. Lo scudetto? Sono onesto, penso che adesso sia più difficile, ma dentro di me continuo a crederci. Siamo in un’ottima condizione in Champions, dobbiamo fare lo stesso in campionato». Il tecnico ha chiesto costanza al Milan ed è tornato ancora una volta sull'atteggiamento della squadra: «Possiamo sbagliare tatticamente o tecnicamente, ma non su quello. Certe gare vengono affrontate con presunzione e non va bene, io parlo così perché per me è difficile nascondere quello che sento, dico sempre la verità».
(Fonte: TS)
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