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Il grande dubbio è su chi sarà il sostituto di Calhanoglu:
“Nell’allenamento al Wankdorf Stadium, è stato provato da regista Barella, che ha molte più chance di partire dal 1’: del resto, è stato Nicolò a prendere le chiavi già all’Olimpico dopo l’infortunio del turco. Zielinski, recuperato proprio per la Champions dopo il guaio muscolare, l’ennesimo, con la Roma non era nemmeno convocato. Ieri, però, si è allenato senza freni ed è pronto a tornare, adattandosi a gara in corsa anche lui a una posizione più centrale”.
Grazie alla sua capacità di pressing e agli inserimenti letali, come dimostrato nella vittoria contro la Roma, Frattesi sta guadagnando sempre più spazio, anche in un contesto di emergenza a centrocampo.
“Prima dell’ultimo successo contro i giallorossi, in A era stato titolare anche con Udinese e Torino, mentre, come consuetudine durante la sosta, è sempre partito dall’inizio in Nazionale, sia col Belgio che con Israele”.
Contro lo Young Boys, Frattesi ha tutte le carte in regola per far ‘male’ agli avversari:
“Gli svizzeri hanno una difesa burrosa in cui Davide può affondare la lama come piace a lui, partendo da dietro. A furia di stare in campo con questa frequenza, rischia pure di prenderci gusto: l’anno scorso fino a maggio ne aveva giocate appena 3 dall’inizio in campionato”.
Anche con il rientro di Calhanoglu, Frattesi mira a mantenere il suo posto da titolare, soprattutto a scapito di un Mkhitaryan non più al meglio fisicamente a 36 anni.
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