Della gara di ieri tra Inter e Fiorentina ha parlato il giornalista Luigi Garlando sulle pagine de La Gazzetta dello Sport


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Garlando (GdS): “Inter ha portato in campo l’anima stavolta. Var? Può succedere di tutto”
"A differenza dell’incrocio di giovedì, la squadra di Inzaghi si è ricordata di portare in campo l’anima. Prima mezz’ora feroce, da vera Inter, con un Lautaro indiavolato e il triangolo di governo Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan su buoni livelli. Fiorentina in emergenza, imbottita di difensori, chiusa dietro e paga di un misero 28% di pallone nel primo atto. A fine match i tiri dei nerazzurri verso la porta saranno il doppio di quelli di giovedì: 22-11".
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Importante il ritorno di Acerbi, ma, ancora di più, il gol di Arnautovic, perché finora alle spalle della ThuLa si è avvertito quasi sempre il vuoto cosmico e invece, nel finale di stagione, Inzaghi avrà bisogno di gol alternativi, anche perché fatica e infortuni potrebbero intensificarsi. Ieri si è fermato Thuram (contusione alla caviglia), ma avrà un’insolita settimana vuota per recuperare, prima di sfidare suo fratello allo Stadium: Juve-Inter, altro snodo caldo. Sono ormai chiare le armi delle due contendenti principali al titolo. Per l’Inter, esperienza di vertice e qualità di gioco: ora i gol sono 58, esattamente 20 in più del Napoli. Per Conte, il pesantissimo privilegio di riposo e lavoro senza coppe e l’entusiasmo che disinnesca i cali di tensione di cui è a rischio l’Inter. Ma non dimentichiamo l’Atalanta che, a questo giro, ha recuperato 2 punti al Napoli ed è lì, in pressing sul sogno.
Per finire, il dato più importante della serata: la paura che lo splendido finale di campionato, che ci stiamo pregustando, possa essere rovinato dagli strafalcioni arbitrali. Ieri abbiamo scoperto che un pallone giocato da Bastoni, ben oltre la linea di fondo, è ritenuto in gioco e può determinare il corner che porta all’autogol di Pongracic.Un fuori campo come neanche Joe DiMaggio. L’approdo ufficiale nella Repubblica delle Banane. Ora possiamo veramente aspettarci di tutto. Con ammirevole coerenza, il lunedì di San Siro ha chiuso alla grande il weekend degli orrori arbitrali. Il braccio congruo di Darmian, che colpisce la palla senza accorgersene, è ritenuto da rigore, a differenza di altri più spalancati e consapevoli rimasti impuniti. Var ed eventuali. Ormai vale tutto e siamo pronti a tutto. Fate qualcosa. Non rovinateci il gioco, per favore.
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