Una grande Inter vince lo scontro diretto di Bergamo contro l'Atalanta e fa un deciso passo in avanti nella corsa scudetto. Secondo la Gazzetta dello Sport, in chiave tricolore ieri sono emersi chiari i valori in campo:


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GdS – Le coppe logorano chi non le fa. Ago e filo non servono per capire che l’Inter…
"«Ago e filo sono ne l cassetto... 10 finali per cucirlo sul petto», urlava uno striscione nella curva della Dea. Al termine della prima finale, vinta dall’Inter 2-0, la sensazione generale è che non serviranno ago e filo perché lo scudetto resterà dov’è. La strada è ancora lunga, 9 partite sono una vita, ma l’affannato pareggio del Napoli a Venezia e la personalità con cui i campioni hanno evitato l’aggancio dell’Atalanta e allungato il vantaggio a +3 su Conte e a +6 su Gasperini hanno spostato ancora di più i pronostici dalla parte della Beneamata".
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"Il Napoli può continuare a sognare, perché giocherà di meno e avrà un calendario più morbido. L’Inter sprecherà energie in due coppe, contro Bayern e Milan, ma è anche vero che le vittorie cancellano la fatica, come dimostrò l’Inter del Triplete. Le coppe logorano chi non le fa. Gente come Lautaro (7° gol all’Atalanta), il migliore; Thuram, gran primo tempo; Calhanoglu (assist dalla bandierina); Barella (assist al Toro); Acerbi, invalicabile, sono pronti a giocarsi tutto. Vantaggio firmato da Carlos Augusto, vicino all’Atalanta due estati fa, a riprova che l’Inter non finisce con i titolari".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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