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Sembra debba sempre dimostrare qualcosa. Simone Inzaghi ha vinto uno scudetto, fatto una finale di Champions League e portato l'Inter a giocare come mai prima nella storia. Eppure, per qualcuno è perennemente in debito con l'ambiente e non si capisce per quale motivo. Anche in questo senso si consumerà il duello con Conte stasera. Si legge infatti su Il Giornale:
"Inter-Napoli per il primato in classifica, Inzaghi-Conte anche per una questione psicologica. Perché il “contismo” è quasi una religione, il tecnico oggi del Napoli sembra avere seguaci, non semplici estimatori. Simone Inzaghi non ci arriverà mai, basta un pareggio per dare ogni volta carburante a chi lo accetta senza stimarlo.
C’erano una volta le vedove di Conte, poi sono arrivate la finale di Istanbul e la seconda stella, ma gl’irriducibili non mancano nemmeno oggi: se stasera andasse male, già è scritto chi ha fatto la differenza. Se invece vincesse l’Inter, normale amministrazione, vuoi non vincere con quel po’ po’ di squadra? Eppure l’Inter è la squadra che Conte abbandonò dopo il suo scudetto (estate 2021), perché ridimensionata, perché in crisi economica, perché senza un futuro all’altezza delle sue ambizioni, sue del tecnico ovviamente. Detto e fatto, arriva Inzaghi e in 3 anni vince 6 trofei. Giocando anche meglio, un calcio più bello e divertente".
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