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Inchiesta ultras, giovedì ci sarà la testimonianza di Calhanoglu. Non è indagato

Alessandro Cosattini Redattore 
Di rientro dagli impegni con la sua nazionale, Hakan Calhanoglu verrà sentito dagli investigatori in merito all'inchiesta ultras

Di rientro dagli impegni con la sua nazionale, Hakan Calhanoglu verrà sentito dagli investigatori in merito all'inchiesta ultras. Ecco quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport sul momento del centrocampista turco.

"Devono essere giorni strani per Hakan Calhanoglu, che si è improvvisamente scoperto “fallibile” dal dischetto e ha saputo il giorno dell’impegno a cui è obbligato una volta tornato a Milano: non è indagato, ma giovedì dovrà rispondere alle domande della mobile sul rapporto con i capi ultras dell’Inter finiti in carcere nell’inchiesta della Procura. Già oggi sarà in città, domani parteciperà al primo allenamento allargato ad Appiano e il giorno seguente lo aspettano di mattina gli investigatori. È un passaggio necessario per chiarire alcune intercettazioni, tra gli altri, di Marco Ferdico, uno dei padroni della Nord infiltrata dalla ‘ndrangheta: al telefono raccontava la sua vicinanza a Calha, al punto di parlare pure di cene di famiglia. Intanto, sono arrivati in Commissione Antimafia a Roma gli atti \ sull’inchiesta “Doppia Curva” che tra audizioni e riscontri dei consulenti procede spedita.

Rigore sbagliato

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Andava veloce anche la serie dal dischetto dello stesso turco, un giustiziere in questa specialità. Ieri, dopo 14 rigori consecutivi realizzati tra club e nazionale, è caduto in Islanda sul campo dispettoso di Laugardalsvöllur. È lo stadio di Reykjavik che ospita all’ingresso una statua sinuosa del bisnonno di Gudmundsson, ora fiorentino ma a lungo corteggiato dai nerazzurri. Hakan è scivolato sul più bello e, così, durante il calcio ha toccato il pallone con entrambi i piedi: annullato, ma la beffa è che la palla era entrata anche stavolta. Pure nella volta in cui ha interrotto il flusso, Calha aveva trovato il modo di segnare.

2 errori in 8 anni

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Per ritrovare un altro suo errore, bisogna tornare al 19 giugno 2023, vittoria della Turchia in casa contro il Galles per le qualificazioni europee. Prima ancora, il filo andrebbe riannodato alla stagione 2016-17, quando Hakan non aveva neanche messo piede in Italia: il 18 novembre 2016 se lo fece parare in Bayer Leverkusen-Lipsia. In otto anni, quindi, questo è soltanto il secondo inciampo su 25 rigori totali. Il turco, però, non è tipo da smarrire le antiche sicurezze: qualche minuto dopo è tornato al solito posto, con il solito risultato: dentro il rigore di Calha del temporaneo 1-2 e così la serie può ricominciare", si legge.