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L'Inter viene fermata dal pari a San Siro dal Bologna. Inzaghi spera di recuperare il prima possibile tutti gli infortunati, ora testa al prossimo impegno con l'Empoli.
"Puoi preparare le mappe e studiare il sentiero nei minimi particolari, ma se manca il capocordata la salita ti può sembrare più lunga e ripida di quello che credevi. L’Inter soffre dannatamente l’assenza di Calhanoglu, che starà fuori per un altro paio di settimane, e dopo sei vittorie di fila in campionato rallenta la sua rincorsa alla vetta, fermandosi a San Siro contro il Bologna nel recupero, una combinazione di ingredienti ancora una volta indigesta per i nerazzurri", analizza il Corriere della Sera.
Non basta il solito Dumfries e nemmeno il ritorno al gol in casa dopo settanta giorni di Lautaro, perché la squadra di Italiano anche se viene infilata sempre in contropiede, è la prima ad andare in rete con Castro e poi ha i nervi saldi per annullare la rimonta a metà ripresa con un tiro di Holm, deviato da Bastoni.
"Se per l’Inter dovevano essere le prove generali del sorpasso in vetta, non sono andate come voleva Inzaghi, che puntava a mettere pressione su Napoli e Atalanta che si sfidano sabato. La squadra di Conte poi avrà anche il big match con la Juve, mentre l’Inter se la vedrà con Empoli e Lecce: il percorso studiato da Inzaghi è ancora lì, ma è male illuminato perché Asllani non ha ritmo ed esce tra qualche fischio. E anche Zielinski fa rimpiangere Mkhitaryan quando la palla ce l’ha il Bologna. Senza contare che i cambi, ancora una volta come a Riad, non sono un valore aggiunto, con Taremi troppo tenero sotto porta. Così i nerazzurri lasciano la rimonta a metà. E non è la prima volta", aggiunge il quotidiano.
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