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"Così, davanti a giocatori e staff al completo, i relatori hanno spiegato come in caso di alto livello di professionismo (cioè la Serie A) ci siano persone deputate a intervenire, sia sul campo come con Bove, che sulle tribune come giovedì: i giocatori devono capire cosa devono fare e soprattutto cosa non fare per evitare di ostacolare i soccorritori. Gli stadi italiani, del resto, in questo momento sono attrezzati per far fronte a queste emergenze, e ai presenti è stato spiegato come intervengono i professionisti e come si devono comportare loro in campo. Un incontro che è stato molto apprezzato, soprattutto dai giocatori stranieri che erano curiosi di capire quale fosse il protocollo da seguire in Italia. Soprattutto, da parte dell’Inter è stato dato un segnale, per sensibilizzare l’attenzione su queste tematiche. Difficile pensare in questo momento di organizzare dei corsi sul piano di primo soccorso, dal momento che per questi, di solito, servono almeno 4-5 ore di lezioni - e in questo momento della stagione così intasato non c’è molto spazio nel calendario per provarci. Non è escluso, però, che in futuro non si possa pensare anche a una soluzione di questo tipo", chiosa il quotidiano.
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