Doveva essere l'anno della consacrazione per Valentín Carboni, giovane talento argentino classe 2005, ma il destino ha riservato un percorso ben diverso da quello immaginato. L'Inter, che crede fortemente nelle sue potenzialità, aveva predisposto un passaggio in prestito al Marsiglia di Roberto De Zerbi, con l'obiettivo di farlo maturare prima del rientro a Milano. Tuttavia, un grave infortunio ha stravolto i piani.


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Inter, riecco Carboni: ecco il progetto del club nerazzurro e i tempi del rientro
Ad appena un mese dall'inizio della stagione, nei primi giorni di ottobre, Carboni ha subito la rottura parziale del legamento crociato durante un allenamento con la nazionale argentina, mentre si preparava alla sfida contro il Venezuela. Un colpo durissimo che non solo ha rallentato la sua crescita, ma l'ha interrotta bruscamente. Il giovane trequartista ha dovuto dire addio all'esperienza francese e fare ritorno a Milano per seguire un lungo percorso di riabilitazione sotto l'occhio attento dello staff nerazzurro.
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Il piano iniziale prevedeva un prestito con diritto di riscatto fissato a una cifra elevata, ben 36 milioni di euro più bonus, con un controriscatto per l'Inter a 40 milioni. Un segnale chiaro della fiducia del club nerazzurro, che sperava di valorizzarlo grazie al lavoro di De Zerbi. Ma il grave infortunio ha cambiato lo scenario: il giovane talento ha fatto ritorno anticipato a Milano e, in una svolta inattesa, è stato reinserito nell'elenco della prima squadra.
Carboni è tornato a indossare la maglia numero 45, la stessa con cui aveva esordito il 1° ottobre 2022 in un match di Serie A contro la Roma. Il suo rientro in campo è previsto tra la metà di giugno e l'inizio di luglio, un momento cruciale per convincere Simone Inzaghi a convocarlo per il Mondiale per Club in America. Dopo quasi un anno lontano dal rettangolo verde, il giovane argentino si prepara a una nuova sfida: riprendere il percorso da dove si era interrotto e dimostrare di essere ancora il predestinato su cui l'Inter punta per il futuro.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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