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Il gol è subito… dietro l’angolo: corner un fattore per l’Inter, che numeri!

Alessandro Cosattini Redattore 
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I corner sono un vero e proprio fattore per l'Inter: focus sui numeri nerazzurri da calcio d'angolo oggi sul Corriere dello Sport

I corner sono un vero e proprio fattore per l'Inter. Focus sui numeri nerazzurri da calcio d'angolo oggi sul Corriere dello Sport, dopo quanto accaduto in Coppa Italia con la Lazio e col Genoa nell'ultima giornata di campionato.

Un fattore per l'Inter

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"Un’arma in più per far male, con la consapevolezza che ogni calcio d’angolo guadagnato può trasformarsi in un gol. L’Inter continua a confermarsi micidiale dalla bandierina, come successo per due volte a soli quattro giorni di distanza tra la partita di campionato contro il Genoa e quella di Coppa Italia contro la Lazio. Nella prima il Grifone è andato al tappeto per l’incornata di Lautaro sul corner battuto da Calhanoglu, nella seconda i biancocelesti sono andati sotto per la sassata di Arnautovic maturata sulla respinta della difesa avversaria dopo il pallone scodellato da Dimarco. Per i nerazzurri non si tratta di una novità, anzi è ormai diventata una piacevole abitudine visto che tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana si contano già 12 reti maturate da calcio d’angolo o sugli sviluppi dello stesso. In più, ad agevolare questo epilogo felice è senz'altro il fatto di avere due specialisti assoluti come Dimarco e Calhanoglu nel calciare corner e punizioni.

Corner sblocca-gare

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Se in campionato il contatore è a 9, in Supercoppa la semifinale contro l’Atalanta era stata sbloccata da Dumfries alla stessa maniera mentre in Coppa Italia sia gli ottavi sia i quarti sono stati messi in discesa da calcio d’angolo, visto che oltre al timbro di Arnautovic contro la Lazio c’è anche quello olimpico di Asllani a dicembre contro l’Udinese. Un vero e proprio marchio di fabbrica, utile a sbloccare le partite quando l’attacco fatica a carburare e a maggior ragione in una stagione in cui le punte interiste hanno viaggiato, a tratti, a corrente alternata. Una modalità alternativa (altrettanto efficace) per tramutare reti la mole di gioco prodotta, che porta l’Inter a stazionare nella metà campo avversaria per trovare la chiave di volta. Spesso, infatti, la difficoltà più grande può essere quella di riuscire a sbloccare le partite, ma l’Inter alla bandierina ha trovato più volte la soluzione ideale fin da inizio stagione per conseguire questo obiettivo. Non solo nelle tre partite di Coppa Italia e Supercoppa già citate, ma anche in campionato contro Como, Fiorentina e Genoa, oltre a sfruttare i corner per mettere il risultato in cassaforte nelle altre occasioni.

Zona bollente

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Andando nel dettaglio, sono diversi i giocatori che hanno lasciato il segno su corner o sugli sviluppi dello stesso a dimostrazione che, ancora prima dei singoli, sono gli schemi e gli allenamenti specifici ad Appiano a fare la differenza al momento opportuno. L’unico in grado di ripetersi per tre volte è stato il colosso Dumfries, anche per via dei suoi 188 centimetri d’altezza, poi per due volte Thuram e Lautaro e infine una volta a testa De Vrij, Carlos Augusto, Asllani e Arnautovic, oltre all’autogol di Pongracic al ritorno contro la Fiorentina. L’ampia casistica dalla bandierina è anche un avviso importante al Napoli in vista dello scontro diretto di sabato, con l’Inter a quota 9 centri in Serie A su 162 corner battuti (solo la Lazio ne calcia così tanti) e i partenopei fermi a 5 su 146 tiri dalla bandierina. In un match così importante potrebbero essere i dettagli e Inzaghi quando si tratta di corner parte con un piede avanti", si legge.