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Un altro derby da paura. “Milan oltre il caos e l’Inter per il riscatto”

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Si trovano di nuovo di fronte in un altro momento importante della stagione: Conceiçao deve ritrovarsi, Inzaghi confermarsi e restare in scia al Napoli
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Sarà un altro derby infuocato. Come tutti quelli che si rispettano. Il Diavolo e il Biscione, il Milan e l'Inter, in comune la città e poi radici diversi, essenza diversa, filosofie e senso della vita completamente opposti. Tutte le partite sono da vincere, questa di più, sempre. Ma soprattutto oggi. Perché ci sono stati e ci saranno altri derby, ma conta più di tutto, ovviamente, quello che si giocherà questa sera alle 18.

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I rossoneri hanno vinto gli ultimi due, uno con Fonseca, l'altro è quello che ha consegnato a Conceiçao il primo trofeo rossonero. Ma dopo quello anche lui, come era successo al predecessore, è incappato ad esempio nella sconfitta di Champions a Zagabria e si sono messe in mostra crepe e difficoltà che hanno portato ad accelerate sul mercato e alla strigliata dei dirigenti rossoneri. Se per due volte il derby è stato un modo per ricominciare per la squadra milanista, anche questo terzo incontro con i concittadini rivali potrebbe essere una nuova leva da cui trarre motivazioni per rilanciarsi. L'Inter dal canto suo ha una classifica a cui pensare, con il Napoli in testa, una partita in meno, e la rabbia in corpo di chi ha perso l'ultima sfida contro i rossoneri in maniera in attesa. "Le ultime due gare contro il Milan spiccano come macchie su una camicia bianca. Nei giorni scorsi, è filtrato dalla Pinetina il patto di spogliatoio per cancellare quelle macchie e rimettersi in linea con i 6 derby precedenti con una prestazione da seconda stella", scrive La Gazzetta dello Sport.


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La classifica

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"Il Milan (34), con un recupero in canna, deve vincere per non perdere di vista il quarto posto della Lazio (39), in campo domani, e rispondere allo scatto del Bologna (37) che ieri ha vinto. Juve (37) e Fiorentina (36) giocheranno prima del derby. Vittoria e classifica darebbero spinta e morale, considerano anche che i due impegni successivi di campionato (Empoli, Verona) potrebbero agevolare la risalita. Invece, una sconfitta stasera, oltre ad intossicare ulteriormente l’aria di Milanello, complicherebbe la vera mission stagionale, fondamentale per il futuro della proprietà: entrare tra le prime 4 con relativo jackpot Champions. Per l’Inter, vincere è fondamentale nella logica scudetto, per non perdere contatto da un Napoli che vola (7 vittorie di fila) e che prenderebbe ulteriore entusiasmo da un passo falso dei campioni. L’armata di Conte, senza coppe, può recuperare, riposare e allenarsi. Quella di Inzaghi vivrà un febbraio tremendo, sempre in campo, in tre competizioni diverse. Dopo il derby, affronterà due volte la Fiorentina in quattro giorni, prima della Juve. Simone vuole cominciare bene la maratona che lo porterà allo scontro diretto del Maradona, il 2 marzo", spiega la rosea pensando ovviamente alla classifica.

Cosa è cambiato

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Sicuramente ci saranno volti nuovi in questa ennesima sfida. Ad esempio quello di Walker, arrivato dopo l'addio di Calabria e la delusione Emerson Royal. L'ex difensore del City sfiderà l'Inter come era successo nella finale di Champions del 2023. Da ieri sera la squadra di Inzaghi può contare su uno Zalewski in più. Il calciatore è arrivato da Roma in serata e sarà in panchina per il derby. In avanti la Thula in un momento buonissimo con il ritrovato Lautaro e poi la difesa nerazzurra, specie quella della Champions con un solo gol subito in 8 gare giocate, deve fare il resto. Calhanoglu intanto è tornato e Inzaghi alla fine deciderà se farlo giocare dal primo minuto o farlo partire dalla panchina. Si era fatto male proprio nell'ultimo derby di Supercoppa. "Se l’Inter non è riuscita a portare in porto il doppio vantaggio è anche (soprattutto) perché ha perso il suo miglior palleggiatore, il dj che sa alzare o abbassare il volume del gioco come nessuno. Asllani ha fatto buone partite, ma è un’altra cosa e non ha lo spirito da derby che ci mette l’ex milanista. Per Inzaghi un recupero importantissimo, ma anche la paura di perdere di nuovo una pedina insostituibile", scrive a proposito del turco il giornale sportivo che dà come probabile, comunque, l'impiego dal primo minuto.  In tribuna invece Santiago Gimenez, l'attaccante che è arrivato dal Feyenoord ma non ancora tesserato. Conceiçao manderà in campo Pulisic, che ha segnato negli ultimi due derby, Leao, che era stato una spina nel fianco in quella partita e Abraham che aveva decretato la vittoria rossonera in Supercoppa con una rete al 93esimo.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)

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