Inter eliminata dalla Coppa Italia. Un secco 3-0 nel derby e Milan in finale. Poche scuse per la squadra di Inzaghi che è durata un tempo, ma ha sprecato grandi occasioni, e poi non è scesa in campo nella seconda frazione.


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Inter, derby da psicanalisi. Il turnover non ripaga, ora la Roma per non far scappare il Napoli
"L’Inter non ha vinto un derby su 5. Il Milan è stato il verme nella sua mela: le ha negato due trofei e le ha tolto 4 punti in campionato che alla fine peseranno. In 5 stracittadine su 5, i nerazzurri non hanno mai tirato fuori la loro versione migliore, a cominciare dalla cattiveria agonistica, che in un derby è di rigore. Da psicanalisi. Anche ieri errori di incomprensibile leggerezza sui gol. Neppure l’ombra della squadra esperta e spietata di Monaco. Il simbolo è stato l’esterno destro di Lautaro: all’Allianz finì all’incrocio, qui in tribuna", analizza La Gazzetta dello Sport.
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"Si sapeva che la stanchezza prima o poi avrebbe potuto azzannare l’Inter impegnata su tre fronti. È successo dopo l’impresa col Bayern. E ora l’incubo che tutto possa svanire come dopo la mezzanotte di Cenerentola. Dal sogno del Triplete alle mani vuote. Lautaro, Barella, Dimarco, Mkhitaryan e tante colonne ieri sono apparse irriconoscibili, svuotate. Il turnover necessario non ha pagato: disastrosi Taremi e Asllani. Dopo la sconfitta di Bologna, l’Inter, stanca e avvilita dal derby, domenica, dovrà trascinarsi oltre la Roma, senza Bastoni e Micki, per non essere scavalcata dal Napoli. E poi volare dal Barcellona che corre a mille per tenere vivo il sogno Champions. Non sarà facile, ma Inzaghi ha in casa riserve morali e tecniche per un lieto fine", aggiunge il quotidiano.
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