Il quotidiano analizza la finale di Supercoppa vinta dal Milan
Il giorno dopo la finale di Supercoppa vinta dal Milan, Tuttosport analizza la gara. Una gara che l'Inter ha buttato via dopo essere stata in vantaggio di due gol. "È il Milan ad alzare il trofeo al cielo dopo una rimonta di tutt’altra fattura rispetto a quella compiuta 48 ore prima con la Juventus. Se con i bianconeri la dea bendata s’era tolto la fettuccia per vederci bene e dare una mano, stavolta no. Questa volta, contro l’Inter, il Milan vince con merito e il merito è pure doppio visto che tra fine primo tempo e inizio ripresa aveva subìto un micidiale uno-due firmato Lautaro-Taremi, roba da stendere un toro. Molto bene il Milan, vero. Ma l’Inter che aveva il favore del pronostico come può digerire questa serata amarissima che pareva destinata, sul doppio vantaggio, a portarla ad agguantare la Juventus nell’albo d’oro a quota nove, ovvero sopra a tutti?".
"Innanzitutto dovrà avere l’onestà di ammettere che non ha saputo approcciare col piglio giusto un Milan che con il primo tempo inesistente offerto con la Juventus aveva mascherato il proprio attuale valore. Dove attuale significa Milan di Conceiçao, in cui bisogna innanzitutto crederci e metterci sempre la gamba. Ma non basta per una lettura completa del flop nerazzurro, con l’Inter che potrebbe anche appellarsi per un fallo su Morata non ravvisato su Asllani in occasione dell’azione che porterà al primo gol. Per non parlare, sul 2-1, del palo colpito da Augusto di testa col pallone a finire rimbalzando sulla linea: già con quel sul 3-1 ora staremmo probabilmente a celebrare l’Inter".