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Ripartire. È l'imperativo dell'Inter dopo il rocambolesco pareggio di San Siro contro la Juve. Oggi la squadra di Inzaghi sarà impegnata a Empoli, una trasferta da non sottovalutare. Inoltre la vittoria del Napoli obbliga i nerazzurri a dare una sola risposta. "Il cuscino sotto al braccio di Marcus Thuram per il viaggio in treno verso Empoli non deve trarre in inganno: se non del tutto riposata, l’Inter è bella sveglia e «determinata» come le ha chiesto il suo allenatore. Non è la prima volta che i nerazzurri ripartono dopo una delusione e anche se il 4-4 con la Juve non ha lo stesso peso del ko nel derby, poco ci manca. Dopo quella sconfitta sono arrivate cinque vittorie di fila, ma adesso oltre a Empoli e Venezia il ciclo prevede anche Arsenal e Napoli", sottolinea il Corriere della Sera.
"Più saggio pensare a una partita per volta, come predica sempre lo stesso Inzaghi. Anche perché a Empoli la Juve ha pareggiato, il Napoli ha vinto su rigore a fatica: la squadra di D’Aversa, contiano di ferro, è una delle sorprese di inizio stagione e non è un caso che l’Inter si presenti in Toscana senza turnover. Rispetto alla sfida con la Juve, Inzaghi rilancia titolari solo Bisseck per Pavard e Darmian per Dumfries. Sommer e Lautaro, reduci dalla notte del Pallone d’oro (ma senza festa post cerimonia), dovrebbero essere regolarmente al loro posto, mentre Thuram, abituato alle sue 14 ore di sonno giornaliere, è pronto a godersi il Lautaro formato trasferta: nelle ultime due, a Udine e a Roma, l’argentino è stato decisivo, mentre in Svizzera in Champions contro lo Young Boys è toccato a Thuram".
"E la buona salute degli attaccanti è il punto di (ri)partenza dell’Inter: per sistemare come si deve la fase difensiva probabilmente bisognerà aspettare il rientro di Calhanoglu, che farà il warm up con il Venezia per rientrare a pieni giri nelle due partite chiave prima della sosta. Ancora fuori anche Acerbi, non lontano dal rientro, e Augusto, che invece si dovrebbe vedere più in là. In regia dovrebbe toccare ancora a Zielinski come contro la Juve, ma Asllani, che ha ancora il ginocchio fasciato, stavolta potrebbe dare una mano almeno dalla panchina. E anche Buchanan potrebbe avere qualche minuto, perché a sinistra il cambio di Dimarco è quasi d’obbligo: l’esterno spende tantissimo e l’infortunio di Augusto ha tolto una preziosa alternativa, limitando le opzioni".
"Anche per questo le polemiche per i cambi nel derby d’Italia sono sembrate pretestuose al tecnico, più nervoso per la rimonta subita dalla Juve che per il ko nel derby. Forse perché si è reso conto che dopo un anno e mezzo di grandi risultati, la coda di chi lo aspetta al varco è più lunga del previsto. E anche del normale".
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