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La gara persa col Milan in Supercoppa ha lasciato tanta delusione in casa Inter, ma il valore del gruppo di Inzaghi non è cambiato. Nessuno esce ridimensionato dal derby perso, la sconfitta è arrivata per un calo di concentrazione e per una gestione sbagliata della gara.
"Non c’è nessuno che in casa Inter si senta inferiore ad altre squadre italiane, Milan compreso, e la società ha fiducia immutata in tutti, a partire dall’allenatore. Certo, quei milioncini in più della vittoria sarebbero serviti al club — potevano incassarne 11 in totale, ma vista la rimonta subita si sono fermati a 6,7 —, però il progetto americano è ad ampio raggio e vola più in alto di una coppa. Ci sono quattro competizioni ancora in cui l’Inter può regalare l’atteso primo trofeo alla nuova proprietà Oaktree", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Piuttosto, in campionato non bisognerà perdere la velocità di crociera e vincere nella spremuta di partite che i nerazzurri hanno davanti, la trasferta in Laguna di domenica più Bologna ed Empoli a San Siro in appena una settimana. Poi subito dopo in Champions a Praga bisognerà assicurarsi il G8 una volta per tutte. Un passo alla volta per superare lo shock, non a caso è stata una, e solo una, la parola più usata da tutti i nerazzurri nella notte scura di Riad: Venezia, sette lettere per ritrovare la luce", aggiunge il quotidiano.
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