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Inter, quale futuro per Acerbi e De Vrij? Spunta l’ipotesi mai uscita prima

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
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Presto bisognerà stabilire il futuro della retroguardia nerazzurra: grande concentrazione sui fascicoli dei due centrali

Francesco Acerbi e Stefan De Vrij continuano a fare le fortune dell'Inter. Nonostante l'età e determinati acciacchi, i due si sono alternati al centro della difesa nerazzurra confermandosi difensori di grande livello. Lo sottolinea anche il Corriere dello Sport in edicola stamattina: "Due alfieri che stanno costruendo le fortune di una stagione con lo scudetto già cucito sul petto", si legge.Al punto che il quotidiano fa anche rimbalzare un'ipotesi sul futuro finora mai circolata: "Acerbi sta per completare un triennio con l'Inter e ha fissato al 2026 il termine del contratto, è un titolare coi contro-fiocchi. E anche davanti ai migliori attaccanti d'Europa (vero Haaland?) ha già dimostrato di potersela giocare alla pari.

E De Vrij, allo stesso modo, a suon di buone prestazioni ha messo in chiaro di poter reggere l'urto - da titolare soprattutto in Champions - quando Acerbi non era disponibile. Per tutti e due l'incognita non è certo la tenuta sul campo ma l'età, con la conseguenza di possibili acciacchi che rischiano di limitare le scelte di Inzaghi. Perciò al termine della stagione andrà fatta una scelta su entrambi: la separazione è un'ipotesi aperta, ma l'Inter potrebbe anche andare avanti con i suoi difensori d'esperienza anche l'anno prossimo", si legge.

Inter, chi arriva se parte uno tra Acerbi e De Vrij?

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In caso di addio di uno dei due, invece, chi potrebbe arrivare ad Appiano? Spiega il Corriere: "Non sarà semplice apparecchiare certe eredità: c'è un elenco di nomi che vertono sul materiale del nostro campionato, tra quelli monitorati l'atalantino Hien ha il contratto più lungo. Gli altri sono Bijol, Gila e Beukema: i ragionamenti sul centrale dell'Udinese si orientano anche sul fatto che la società friulana a gennaio ha trovato un interprete della difesa come Solet, per fare la differenza. Questo, al netto di un prezzo non proprio alla portata, potrebbe agevolare l'uscita dello sloveno".