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L’Inter vuole tutto, ma l’imperativo è gestire: a Parma si è avuta questa conferma

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Provare a vincere tutto, giocando così tante partite e così tanto ravvicinate, impone all'Inter l'imperativo di gestire le forze
Marco Macca Redattore 

Provare a vincere tutto, giocando così tante partite e così tanto ravvicinate, impone all'Inter l'imperativo di gestire le forze, anche quando l'andamento della partita non lo consiglia. E' esattamente quanto accaduto a Parma, come si legge sul Corriere dello Sport:

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"Non scegliere, evidentemente porta a delle conseguenze. Innanzitutto gestire e amministrare le forze. Occorre valutare e studiare ogni mossa, perché c’è un gruppo di giocatori che ha già giocato 46 partite e che dovrà affrontarne almeno altre 10. Normale che ci sia stanchezza, normale che ci siano acciacchi e ammaccature, come infortuni. E allora l’unico modo per resistere e giocarsi al meglio ogni chance è proprio ruotare gli elementi a disposizione, ma anche pianificare i cambi in corsa. Ed è esattamente ciò che è accaduto a Parma".


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"Lautaro, Calhanoglu e Dimarco non dovevano e non potevano andare oltre, così sono usciti tutti e tre assieme dopo un’ora di gioco, nonostante fosse evidente che i padroni di casa avessero preso il sopravvento e che l’Inter faticasse a risintonizzarsi sulla partita. Bernabé ha accorciato le distanze un minuto dopo quel triplo cambio. I nerazzurri non avevano più le risorse per riaccendersi. E hanno pure incassato il pareggio, senza poi avere le forze per rimettere il naso avanti".

(Fonte: Corriere dello Sport)

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