Non c'è tempo di pensare al passato in casa Inter: i nerazzurri, dopo la sconfitta in campionato contro il Bologna e l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Milan, sono chiamati a ripartire, a cominciare dalla sfida in programma domani contro la Roma. Simone Inzaghi ha insistito su un concetto in particolare, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "Il lavoro di Inzaghi ora è sottile e complesso, agisce sul fisico e sulla mente: il tecnico, con il supporto totale della società decisa a fargli da scudo, ha cercato ieri, e cercherà pure oggi, di convincere i suoi che la doppia impresa sia possibile.


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Inter, doppia impresa ancora possibile: ecco su cosa ha voluto insistere Inzaghi
Durante l'allenamento alle 11 ad Appiano, a vederlo c'era tutto lo stato maggiore del club, presidente Marotta compreso, mentre l'allenatore riuniva la squadra in cerchio e arringava con la solita animosità per una decina di minuti. Simone è partito dagli errori fatti contro il Milan, da non ripetere, e poi ha allargato lo sguardo al resto della stagione: tolto un trofeo, ne restano comunque due (più prestigiosi) da assaltare con il massimo dell'impegno per non avere rimpianti. In fondo, era nelle cose poter lasciare per strada qualche briciola: l'Inter ne era consapevole quando iniziava la rincorsa, convinta e parallela, a tutte e tre le coppe disponibili su piazza".
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"Tra eccessi nel modo di vivere le partite e pregi nel rapporto col gruppo, l'interista è semplicemente fatto così, ma gli ha chiesto di agire con questa ambizione anche il suo club, che ha sempre voluto ragionare come fanno i grandi d'Europa. In casa nerazzurra non ci sono rimpianti sulla scelta fatta, la società è ancora convinta che l'unico modo per vincere qualcosa sia provare a vincere tutto. E pazienza se il confine tra gloria e caduta sia così fine da sembrare invisibile".
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