Nel frattempo, ci sarà ancora da sudare sul campo per riguadagnare terreno. È quello che riesce meglio alla squadra di Inzaghi, apprezzatissimo quasi più all’estero che in Italia anche per questo. I risultati sportivi ribaltano quelli economici: l’Inter, quarta nella maxi-classifica della fase campionato, non ha dovuto affrontare le forche caudine degli spareggi, a differenza di molte delle big - Real e Bayern in testa - che oggi sembrano montagne da scalare.
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Inter ‘intrusa’ al ballo del Triplete: fatturati e ingaggi, che differenze nel G8 di Champions!

È la squadra con meno gol subiti, appena due in tutto il torneo, pur non praticando il buon vecchio calcio all’italiana, ma intortando le avversarie con il suo giro palla. È una candidata credibile alla vittoria, tanto che Karl-Heinz Rummenigge sostiene che il Bayern non sarà favorito nel doppio confronto. Se si prendessero in considerazione i punti di partenza, non dovrebbe essere così.
Nella sfida ai giganti del vecchio continente, molto ha fatto la dirigenza, negli anni chiamata a costruire una squadra competitiva - e che sarà da rinnovare, ha l’età media più alta del lotto - nonostante questo divario quasi esistenziale. Il resto, il grosso, è farina del sacco di Inzaghi e del suo staff, sempre menzionato dal tecnico: dietro lo sprint oltre i freddi bilanci, c’è la firma di chi dall’inizio ha sempre ambito in alto. Anche a costo di dover gestire feroci critiche per il peso sul primo campionato in nerazzurro dell’impresa a metà di Anfield: a lungo andare - il tempo è sempre galantuomo -, è stata cruciale per forgiare un’identità europea non scontata. Se poi sarà triplete, o magari poker, lo diranno le prossime gare. Anche solo crederci è un traguardo", si legge.
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