Al triplice fischio stava per partire una ola. Di sicuro, l'urlo liberatorio di San Siro racconta tutta la sofferenza di una partita che l'Inter è riuscita a sbloccare dopo il 70esimo, dopo l'ennesimo palo preso che faceva presagire brutte prospettive. Al gol di Lautaro i tifosi nerazzurri si sono tolti un peso. Come il capitano del resto che si è arrampicato per esultare con i tifosi, come a dire, non si molla niente. Non si poteva. La partita contro la Juve ha lasciato indietro tre punti e si è portata avanti una serie di amarezze che hanno scosso l'ambiente nel momento più critico della stagione. Quando il calendario torna a essere impietoso, ci sono altri due scontri diretti di affrontare e c'è la CL da giocare.


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CdS – Inter in vetta con sofferenza. La mossa di Inzaghi porta i tre punti

Il Corriere dello Sport sottolinea come il primo posto in classifica sia arrivato con il fiatone, la sofferenza e in un momento in cui la squadra non riesce a brillare: "La manovra, infatti, continua a scorrere lenta e faticosa e la gamba non gira al massimo. Chissà che le due settimane senza impegni extra non abbiano permesso qualche carico supplementare di cui l’Inter incasserà i dividendi più avanti. Qualcosa di più si capirà martedì, nel quarto di finale di Coppa Italia con Lazio. Sicuramente non il modo ideale per arrivare al big-match con i partenopei. Certo ora l’incedere non è quello di una schiacciasassi. Tanto che il Genoa è riuscito a tenere il campo con sicurezza e ordine. Forse agli uomini di Vieira è mancato in pizzico di coraggio, soprattutto nella ripresa. Ma alla fine la sfida è stata, comunque, decisa da un calcio d’angolo. Una delle armi più sicure della squadra nerazzurra, utile soprattutto in serate difficili come quella di ieri".
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La mossa di Inzaghi
—Come era successo nel secondo tempo della gara contro i bianconeri, l'Inter anche contro il Genoa è sembrata ancora lenta nel giro palla "e incapace di creare superiorità attraverso il palleggio. Merito anche del Genoa: attento, ordinato e disciplinato. Anzi, con entrambi i portieri a fare da spettatori, sono stati i rossoblù a creare qualche brivido di più, insinuandosi nelle maglie a volte troppo larghe dei nerazzurri. Inefficaci in casa nerazzurra pure le rotazioni e i cambi di posizione. Il risultato sono state uscite sempre faticose e complicate".
La difesa di Vieira sembrava impenetrabile. Correa si è pure fatto male e al suo posto a inizio secondo tempo è entrato Taremi. Ma è servito l'ingresso di Calhanoglu e Zielinski ad accelerare il gioco dei nerazzurri ("Mentre Vieira cambiava l’intero fronte offensivo, la mossa migliore l’ha indovinata Inzaghi", si legge sul CdS). Barella è arrivato a colpire la traversa all'incrocio, Martinez ha murato Ekuban, su un angolo Lautaro - su deviazione - è riuscito a sbloccare aiutato da un assist del turco. Poi altre occasioni, servivano a chiudere la partita negli ultimi minuti. Ma sia l'argentino che Taremi hanno colpito il portiere avversario.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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