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Inter-Juve: dal valore della rosa al monte ingaggi, così è cambiato il derby d’Italia

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Un nuovo corso tecnico, il valore della rosa, monte ingaggi e non solo. Inter e Juve hanno stravolto le gerarchie del derby d'Italia
Gianni Pampinella Redattore 

Un nuovo corso tecnico, il valore della rosa, monte ingaggi e non solo. Inter e Juve hanno stravolto le gerarchie del derby d'Italia, la sfida più sentita nell’ultimo lustro è mutata in maniera considerevole, al pari del contesto tutt’intorno. "L’età media delle due rivali, in questo senso, assicura una fedele cartina di tornasole. L’Inter oggi dispone della formazione più esperta della Serie A, mentre la Juventus è addirittura la seconda più giovane alle spalle soltanto del Parma. I nerazzurri, infatti, sfiorano quota 30: la media ponderata è di 29,2 anni, contro i 27,7 di cinque anni fa. Ancor più marcata la differenza in casa bianconera: dagli allora 28,4 agli appena 24,2 attuali".

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"Una statistica che si porta dietro tutta una serie di (quasi) inevitabili conseguenze. Come il valore complessivo della rosa, secondo i dati proposti dal sito di riferimento Transfermarkt: nel 2019/2020, infatti, l’organico nelle mani di Sarri valeva ben 248,1 milioni in più rispetto a quello di Conte, mentre oggi la rosa a disposizione di Inzaghi supera di 80,3 quella di Thiago Motta. E sui medesimi binari corre il raffronto a livello di monte stipendi: la voce nei bilanci della Juventus è crollata da 259,6 ai tempi di Cristiano Ronaldo a 113,8 nell’epoca dei Next Gen, mentre quello dell’Inter è nel frattempo cresciuto da 116,6 a 141,7. Operando, così, un netto sorpasso sui bianconeri nella speciale graduatoria". 


"Numeri, ma non solo numeri. Perché il calcio non sarà una scienza esatta, però la proporzione tra investimenti e risultati trova sovente riscontro. Tutta un’altra Inter-Juve, dunque? Fino a un certo punto. Perché l’Inter nelle ultime stagioni ha saputo invertire una tendenza epocale, con l’abilità dei colpi a parametro zero (da Calhanoglu a Thuram) e con la pazienza che richiede la valorizzazione dei giovani acquistati (Lautaro Martinez) o cresciuti in casa (Dimarco). E così sta facendo, oggi, la Juventus. Che per avviare un ciclo e provare a ribaltare le gerarchie domestiche ha messo mano in maniera radicale al proprio assetto. Una strada irta, ma ben chiara davanti agli occhi, attraverso la quale il club bianconero confida presto di tornare a vivere... tutta un’altra Inter-Juve rispetto a quella attuale".

(Tuttosport)