L’Inter di Simone Inzaghi continua a dimostrare la sua forza con un attacco micidiale e una varietà di soluzioni offensive che la rendono la squadra più prolifica della Serie A.


Ultim'ora
news
Inter letale, miglior attacco e tanti modi di segnare: gol emblematico, Inzaghi…
Con 65 gol realizzati e una media di 2,20 reti a partita, la capolista sfrutta schemi collaudati e situazioni di gioco studiate in allenamento per colpire gli avversari in qualsiasi modo. Tra le armi principali ci sono le palle inattive, con 13 gol segnati di testa, 10 da calcio d’angolo o sugli sviluppi e 20 derivati da situazioni di calcio piazzato. Numeri che dimostrano l’efficacia del lavoro tattico impostato dal tecnico piacentino.
LEGGI ANCHE
L’ultimo esempio si è visto domenica sera, quando Carlos Augusto ha sfruttato alla perfezione un corner battuto da Calhanoglu per sbloccare la sfida contro l’Atalanta. Una dinamica già vista a fine dicembre contro il Como, con il brasiliano ancora una volta protagonista su assist del centrocampista turco. Un dato significativo se si considera che, prima di queste due reti, l’ex Monza non aveva mai segnato di testa in Serie A.
Le azioni decisive dell’Inter non si limitano ai calci da fermo. Anche i cross dalla fascia e le combinazioni aeree si rivelano determinanti.
Ne sono un esempio il gol di testa di Lautaro Martinez contro il Genoa su angolo di Calhanoglu e la rete di Arnautovic contro la Fiorentina, nata da un perfetto assist dalla sinistra di Carlos Augusto.
Gli esterni hanno un ruolo chiave non solo nella fase di costruzione, ma anche nell’area avversaria, come dimostrato da Dumfries nella sponda per Arnautovic, che ha dato il via alla rimonta contro il Monza.
La capacità dei nerazzurri di trovare il gol attraverso vie alternative si è rivelata fondamentale, soprattutto in una stagione in cui Lautaro e Thuram hanno attraversato momenti di flessione in zona realizzativa.
Il frutto di questi meccanismi è il risultato di anni di lavoro. Tra le soluzioni vincenti di questa stagione c’è anche il gol su punizione diretta di Dimarco al Maradona, una rarità che non si verificava dal novembre 2022, quando l’esterno sinistro segnò contro il Bologna. Anche i rigori rappresentano un’arma importante: sette i penalty concessi, con un solo errore, firmato da Calhanoglu contro il Napoli all’andata.
Dal 2021, con l’arrivo di Inzaghi, la squadra ha affinato il suo sistema offensivo, capace di coinvolgere diversi interpreti. Basti pensare che ben 17 giocatori differenti hanno trovato la via del gol in questa Serie A. Tra quelli maggiormente impiegati, solo Pavard, Asllani e Acerbi sono ancora a secco.
La strategia dell’Inter prevede movimenti costanti: centrocampisti che si inseriscono negli spazi, esterni pronti ad attaccare senza palla e difensori che avanzano a supporto della manovra. Questo gioco armonioso rende difficile per qualsiasi avversaria trovare contromisure efficaci, confermando la squadra nerazzurra come una delle macchine offensive più letali del campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA