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"Il processo di successione è risultato più faticoso del previsto anche perché il titolare svizzero è difficile da spodestare: Sommer è una certezza tra Italia ed Europa, efficace come pochi senza mai essere appariscente. In più, sono serviti allenamenti e settimane supplementari per preparare l’ex Genoa a questo momento. C’erano state partite casalinghe di campionato, solo in apparenza morbide (quella contro il Venezia su tutte) che parevano fatte apposta per lui. Inzaghi ha riflettuto a lungo con lo staff, ma poi il debutto è stato rimandato fino alla Coppa Italia. Il titolare svizzero ha un contratto con scadenza 2026, ma ha pur sempre 36 anni, quindi è naturale che l’Inter si preoccupi del dopo. Da oggi, però, si inizierà a capire se quei milioni siano stati ben spesi o, forse, sarebbe stato meglio dirottarli sulla difesa", aggiunge Gazzetta.
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