L'Inter non va oltre il pari con il Bologna. Ribalta il risultato dopo essere andata sotto, ma si fa riprendere e non ha la forza per trovare il gol del 3-2. Inzaghi spera giustamente di recuperare il prima possibile tutti gli infortunati.
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Inter ha perso qualcosa, meno dominante a gennaio. Asllani, ennesimo test fallito
"Niente meno uno, l’Inter deve accontentarsi di salire a meno tre dal Napoli. Un passettino in avanti, sempre meglio di niente, considerato che resta l’asterisco del recupero contro la Fiorentina, per una potenziale parità di classifica con la capolista, 47 a 47. Magra consolazione il secondo posto in solitaria: staccata l’Atalanta, oggi terza un gradino sotto. La vittoria di domenica pomeriggio a Venezia aveva mascherato e imbellettato la realtà; l’Inter di gennaio ha perso qualcosa, è meno dominante. Anzi, ieri sera ha subito per lunghi tratti la personalità del Bologna e, osservato da questa prospettiva, il punto sembra guadagnato. Sul 2-2 il Bologna ha smesso di osare, Vincenzo Italiano temeva l’ennesima beffa. Comprensibile, però ha perso un’opportunità", analizza La Gazzetta dello Sport.
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"Esageriamo un po’, neppure tanto: a San Siro ci sono stati momenti in cui il Bologna di Italiano ha giocato meglio del fu Bologna di Thiago Motta, perché più immediato e diretto. Nell’Inter, Asllani ha fallito l’ennesimo test, troppa la distanza tra il giovane albanese e Calhanoglu, ed è un divario che va accorciato, pena la perdita di leadership in mezzo. Il 2-2 è spiegato bene dal baricentro, la posizione media delle squadre sul campo: molto bassa l’Inter a 45,2 metri, con il Bologna quasi sei metri più su, a 51,1. Traduzione: il Bologna ha mantenuto una postura più aggressiva, nonostante l’indietreggiamento nei minuti finali", aggiunge il quotidiano.
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