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Lecito chiederselo, visti gli interpreti e le soluzioni a disposizione di Simone Inzaghi: l'Inter ha il miglior centrocampo d'Europa? Se la questione può essere da alcuni bollata come soggettiva, ciò che invece è oggettivo è che quest'anno l'allenatore nerazzurro ha a disposizione un reparto che dà alternative e opportunità che tutti i tecnici vorrebbero. E così, in un calendario così fitto, Inzaghi può sempre ruotare e scegliere gli uomini giusti anche in base all'avversario. Scrive il Corriere dello Sport:
"Le mille risorse dell’Inter in un reparto soltanto, attrezzato per poter essere il miglior centrocampo d’Europa. Non soltanto con i tre tenori capaci di arricchire di qualità le ultime annate, ma anche con i diretti sostituti che offrono garanzie di rendimento e permettono di mantenere l’asticella così in alto. I primi quattro mesi di questa stagione l’hanno confermato, alternando prestazioni di altissimo livello di ciascun interprete. Se l’Inter può ambire a essere competitiva su tutti i fronti lo deve in particolar modo alla linea mediana, dove l'orchestra è diretta da Calhanoglu assieme a Barella e Mkhitaryan, ma pronti all’uso ci sono Asllani, Frattesi e Zielinski in una rosa in cui la parola d’ordine è rotazioni".
"Al momento sono stati tutti capaci di andare a segno tranne Asllani mentre, in termini di assist, mancano ancora all’appello Calhanoglu e Zielinski. Ognuno ha le sue caratteristiche peculiari, Inzaghi può attingere a piene mani a seconda dell’avversario e delle energie nel serbatoio. Si tratta di un dettaglio a dir poco fondamentale rispetto all’anno scorso. A quel punto era inevitabile che il trio magico - Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan - si sobbarcasse anche gli straordinari senza poter quasi mai tirare il fiato. Quest’anno la musica è diversa e il reparto extra large sta funzionando".
(Fonte: Il Corriere dello Sport)
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